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sabato 15 Marzo 2025

Catanzaro e gli Ultras ricordano Stefano Furlan: un libro per non dimenticare

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Presentato ieri pomeriggio a Catanzaro, in una sala gremitissima dell’hotel Guglielmo, il libro dal titolo “Una notte lunga quarant’anni”, realizzato dall’associazione “Stefano Presente”. 

L’iniziativa è stata realizzata dagli Ultras Catanzaro 1973 e ha visto la partecipazione di tutti i gruppi della Curva Massimo Capraro

Al tavolo dei relatori, insieme a Stefano Campanale, giunto da Trieste, il responsabile della comunicazione per gli Uc ’73, Antonio Donato e l’avvocato Alessio Spadafora. Proiettato anche un video in memoria del giovane scomparso.

ASTA DI BENEFICENZA

Gli Ultras Catanzaro comunicano di voler partecipare ad un’asta di beneficenza organizzata dall’associazione “Stefano Presente”, donando una maglia dell’Us Catanzaro 1929. Questa maglia sarà messa all’asta e il ricavato utilizzato per acquistare un ecografo per l’ospedale maggiore di Trieste, in cui Stefano venne a mancare.

Stefano Furlan morì l’1 marzo del 1984, in seguito alle ferite dovute al pestaggio da parte di un agente di polizia, l’8 febbraio precedente dopo la fine del match di Coppa Italia, tra Triestina e Udinese, giocata al vecchio Grezar.

“Come associazione “Stefano presente” lo vogliamo portare in tutta Italia – afferma Campanale  – . Da Nord a Sud c’è stata sempre unità su questa vicenda e unione d’intenti di tante generazioni che vogliono ricordare questo ragazzo, un angelo come tanti volato in cielo troppo presto”. 

Il giovane triestino sottolinea “la scelta di non inserire alcun autore particolare del libro, ma portarlo con lavoro dell’associazione che ha voluto credere in questo progetto. Non ci fermiamo, ci sono ancora piazze che vogliono ricordare questa storia e lo faremo volentieri”. 

Sul piano giudiziario “ci fu una sola condanna di un anno – ricorda l’alabardato – emessa nel 1985 nei confronti di un agente per eccesso di legittima difesa, tornato a fare il proprio mestiere senza fare un giorno di carcere”. 

Dal canto suo, Spadafora osserva: “Sono passati quant’anni dal quel triste evento, ma il tema è sempre attuale, e aldilà del singolo episodio, si parla sempre della repressione che si sposta dalle strade ad una legislazione folle. Oggi la repressione è silenziosa ed evita lo scontro fisico con i gruppi ultras, ma si sta infilando in un vicolo cieco. Sempre più investimenti sul riconoscimento facciale e su nuovi modelli di impianti sportivi”.

Infine, Donato afferma: “Sono onorato di aver condiviso questa iniziativa con una persona come Stefano, lo ammiro per la grinta e l’amore che ci mette girando l’Italia intera nel ricordo di Stefano e quanto sia importante tramandare il suo ricordo. Il vostro compito – rivolgendosi ai presenti – è di far conoscere questa storia ai vostri conoscenti, cosi da non far dimenticare mai davvero Stefano”. 

E conclude: “Ci tengo a dedicare questo incontro a Mimmolino Coppola, Salvatore Mazza, per tutti il Professore, e Luca Fragomena con l’augurio che anche il loro ricordo sia tramandato per mille anni ancora”. 

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