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sabato 9 Agosto 2025

Per il palato fine giallorosso: a Catanzaro il matrimonio con Aquilani “s’ha da fare”!

Il sipario su una stagione entusiasmante si è appena chiuso, ma il calcio non si ferma mai. A Catanzaro, l’aria è già pregna di nuove aspettative e di un’eccitante attesa. Dalla prossima settimana, a partire da domani 16 giugno, inizierà ufficialmente l’era di Alberto Aquilani sulla panchina giallorossa. Quello tra l’ex centrocampista della Roma e della Nazionale e il club calabrese si preannuncia come un matrimonio calcistico che, parafrasando Manzoni, “s’ha da fare”,desiderato ardentemente da una tifoseria dal palato fine, desiderosa di continuare a sognare un calcio propositivo e spettacolare. L’ufficialità è attesa nelle prossime ore, e tra meno di un mese, la squadra si radunerà in Trentino per iniziare la preparazione. Questo nuovo capitolo si inserisce in un contesto di successi recenti che hanno abituato il pubblico a standard elevati, rendendo la sfida di Aquilani ancora più stimolante e ricca di promesse.

Catanzaro, eredità pesante per Aquilani: il calcio spumeggiante di Vivarini e l’anno straordinario di Caserta

La scelta di Alberto Aquilani non è casuale. Il suo profilo si sposa perfettamente con le ambizioni e, soprattutto, con la filosofia di gioco che il Catanzaro ha espresso negli ultimi anni, facendo sognare i propri tifosi. Un’eredità pesante, quella lasciata da Vincenzo Vivarini. L’ex tecnico ha incantato la Serie C con un calcio spumeggiante e verticale, culminato in una promozione in Serie B ottenuta con ampio anticipo e con record su record. Al primo anno in cadetteria, Vivarini ha saputo replicare il miracolo, portando il Catanzaro a un incredibile quinto posto e a giocarsi una storica semifinale playoff. Un calcio fatto di intensità, verticalizzazioni e giocate di qualità, che ha conquistato tutti e ha innalzato notevolmente le aspettative della piazza.

A questo si aggiunge il percorso, altrettanto straordinario, di Fabio Caserta. Nell’unico anno in giallorosso, Caserta ha saputo raccogliere il testimone con professionalità e competenza, replicando il risultato di Vivarini in Serie B e dimostrando una capacità di adattamento e di gestione che ha sorpreso molti. Il suo contributo è stato fondamentale per mantenere il Catanzaro ai vertici, consolidando la posizione del club nella categoria e dimostrando che i successi precedenti non erano un fuoco di paglia. Nulla da togliere, dunque, al buon Caserta, il cui lavoro merita pieno riconoscimento. Tuttavia, la tifoseria del Catanzaro, si sa, ha un “palato fine”. È abituata a gustare il calcio più raffinato e offensivo, e l’arrivo di Aquilani sembra promettere proprio questo.

Alberto Aquilani: un matrimonio “s’ha da fare” per il futuro giallorosso

L’arrivo di Alberto Aquilani sulla panchina del Catanzaro è stato accolto con un entusiasmo quasi unanime. Questo entusiasmo non deriva solo dal blasone del suo passato da calciatore, ma soprattutto dalla sua emergente reputazione come tecnico. Aquilani ha dimostrato nelle giovanili della Fiorentina e al Pisa di saper sviluppare un calcio propositivo, basato sulla costruzione dal basso, sulla fluidità di manovra e sulla valorizzazione dei giovani talenti. Sono principi che ben si conciliano con la filosofia che ha reso grande il Catanzaro negli ultimi anni. La sua nomina è vista come la naturale prosecuzione di un percorso virtuoso, che punta a consolidare la presenza in Serie B. L’obiettivo è anche tentare nuovi e ambiziosi traguardi, mantenendo alta la qualità del gioco offerto.

La scelta di Aquilani rappresenta un segnale chiaro da parte della società: c’è la volontà di investire su un progetto a lungo termine. Si punta a un tecnico giovane, ambizioso e con idee chiare, capace di far crescere i giocatori e di proporre un calcio moderno. La piazza di Catanzaro ha dimostrato di apprezzare un certo tipo di calcio. Aquilani, con la sua visione, sembra poter garantire proprio quel mix di spettacolo, verticalità e concretezza che ha fatto sognare. Il fatto che questo matrimonio “s’ha da fare” è un sentimento condiviso. Parte dalla dirigenza, che ha lavorato per portare a termine l’operazione, e arriva fino ai tifosi, ansiosi di vedere il nuovo tecnico all’opera.

Le tappe imminenti: ufficialità e ritiro in Trentino

Le prossime ore saranno cruciali per il Catanzaro e l’avvio dell’era Aquilani. Si attende l’ufficialità della sua nomina, un passaggio formale ma carico di significato per la tifoseria e l’ambiente. Sarà il via libera definitivo per la pianificazione della prossima stagione, che entrerà nel vivo tra meno di un mese. La squadra si radunerà in Trentino per il ritiro precampionato. Un momento fondamentale per il nuovo tecnico per conoscere i giocatori, iniziare a imprimere i suoi schemi e cementare il gruppo. Il ritiro in Trentino sarà il primo banco di prova concreto per le idee di Aquilani,un’occasione per gettare le basi di una stagione che si preannuncia ricca di stimoli.

La curiosità è tanta. I tifosi non vedono l’ora di capire come Aquilani interpreterà l’eredità lasciata. Sarà di sicuro un percorso affascinante.

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