Piacenza docet! Siamo certi che la sconfitta di ieri del Catanzaro di Vivarini con il fanalino di coda Feralpisalo’ insegnerà, e come, la lezione ai giallorossi che subiscono una sconfitta pesante nel risultato, non nel gioco ma solo a tratti, e che evidenzia sicuramente qualche problema. Dopo la vittoria con il Lecco, che ha messo in risalto nuovamente le lacune difensive proprio come ieri, ci si aspettava continuità in quel di Piacenza. Ancora una volta il Catanzaro ha mostrato qualche difficoltà in trasferta, seppur accompagnata da un pubblico numeroso e meraviglioso come sempre, subendo un gran goal dalla distanza che ha aperto i giochi e soccombendo poi nella ripresa. Ma il discorso è sicuramente più lungo, parte da lontano. Vivarini nella conferenza stampa pre match ha fatto intendere chiaramente di voler rinforzi per questa seconda parte di stagione, parlando anche dello straordinario pubblico di Catanzaro che merita fino alla fine una stagione da protagonisti, come accade da due anni a questa parte. Probabilmente il mister non è rimasto neanche particolarmente entusiasta del mercato estivo, in cui sono arrivati tanti giovani in prestito e alcuni over (Donnarumma era stato già allenato da Vivarini) e probabilmente il tecnico di Ari avrebbe voluto qualcosa in più per cavalcare l’onda dell’entusiasmo e continuare a sognare qualcosa di ancora più grande di quanto fatto. Ad oggi il Catanzaro è, a mio avviso, un’ottima squadra di categoria che esprime un calcio importante e che potrebbe giocarsi i playoff, cercando di restare nella griglia fino alla fine della stagione. Manca poco per ipotecare la categoria e poi ci si potrà ancora divertire. Però va risollevato il morale, reso altalenante dalla mancanza di continuità del Catanzaro. Due blocchi da tre sconfitte da non dimenticare sul finire del 2023, la sconfitta pesante di Piacenza e un mercato di gennaio ancora incerto a dieci giorni dalla chiusura. Intanto però qualcosa si è mossa e incomincia la “samba” con l’arrivo di Antonini dal Taranto. Il difensore ha fortemente voluto Catanzaro per misurarsi con la B e i giallorossi punteranno fortemente su di lui, magari già dalla gara col Palermo. E già, è alla finestra la sfida col Palermo di Brunori, che a Catanzaro non ci sarà ma con un Soleri rigenerato dalla doppietta di ieri al “Barbera”. Grande occasione per il Catanzaro che, come ha detto Vivarini, dovrà rimboccarsi le maniche questa settimana per tornare subito a invertire la rotta. Vincere col Palermo significa superarlo in classifica e rilanciarsi nuovamente nel cuore dei playoff. Sul fronte partenze, in attesa di altri movimenti che probabilmente avverranno, ecco i saluti di Panos Katseris. Stamane ha salutato tutti a Giovino, sicuramente con un po’ di malinconia perché questo ragazzo meraviglioso ed estremamente educato, aldilà delle prestazioni sportive, aveva conquistato tutti. Arrivato in prova, si è conquistato un contratto, poi la Lega Pro e la serie B. Chapeau! E questa espressione francese ci sta a pennello visto che andrà al Lorient in Ligue 1 per 2,4 milioni di euro, firmando un contratto importante in una grande lega europea come la Francia. Sul fronte arrivi credo che ancora un calciatore per reparto sia necessario. E forse, nonostante la piena fiducia e ammirazione per un allenatore straordinario come Vivarini, cercare di sfruttare con maggiore continuità quello che abbiamo. Vedi, ad esempio, Pompetti nel cuore del centrocampo giallorosso. Fantastico nel tris di vittorie consecutive, con derby col Cosenza annesso, salvo poi non vedere più il campo nel 2023 dopo la sconfitta di Ascoli. Due spezzoni nelle prime due del 2024 ma forse è il momento di aggiungere qualità al centrocampo delle Aquile riportandolo dal primo minuto già dalla sfida col Palermo. Nel pacchetto arretrato forse qualcuno ha bisogno di riposo nonostante la grandissima esperienza. Krastev potrebbe sfruttare il momento ma soprattutto Antonini che, come dicevamo prima, potrebbe essere gettato nella mischia. Urge riprendere la marcia, allargare una rosa un po’ stretta e dare continuità. Con estrema sincerità non credo che la proprietà abbia come obiettivo oggi andare in serie A ma bensì consolidare la categoria, come sempre espresso d’altronde. La società ha sempre dimostrato una grande programmazione e forse quest’obiettivo potrebbe essere a lungo termine, acquisendo esperienza e facendo investimenti come fatto su Giovino e San Floro. Poi il campo è l’estremo giudice, ricordate lo scorso anno il Sudtirol al “San Nicola” di Bari a giocarsi la semifinale playoff. Tutto può succedere. Ma restando uniti e con i piedi per terra questo Catanzaro si divertirà e farà divertire ancora, dirà ancora la sua in un campionato dove fino ad ora è stata tra le squadre migliori e resterà tra le protagonista fino alla fine. Il pubblico, ancora una volta da dieci e lode anche a Piacenza, sarà sempre dalle parte delle Aquile che, siamo certi, continueranno a volare e farci emozionare. Palermo avvisato!