Costantino: «Una città finalmente attrattiva, viva, capace di fare rete. Nuvola Comics è solo l’inizio»
Un mese di eventi, idee e partecipazione. Un maggio che per Catanzaro ha significato non soltanto il ritorno di una vivacità artistica diffusa, ma anche l’affermazione di una nuova identità culturale in grado di attrarre pubblico, investimenti e attenzione anche oltre i confini calabresi. È il messaggio che ha voluto trasmettere con forza l’assessore al Turismo Vincenzo Costantino, in una nota che è quasi un bilancio a caldo e allo stesso tempo un manifesto programmatico per il futuro della città.
Un’offerta culturale ricca, trasversale e innovativa
Iniziative storiche come il Festival Gutenberg si sono affiancate quest’anno a proposte nuove, già capaci di lasciare un segno. Sciò, Performing, Carpe Wine e soprattutto Nuvola Comics — giunto appena alla seconda edizione — hanno animato strade, piazze, teatri e spazi urbani con contenuti di grande qualità, capaci di parlare a pubblici differenti. Arte, letteratura, enogastronomia, fumetti e cosplay: tanti mondi apparentemente distanti che a Catanzaro si sono dati appuntamento per raccontare la città in una veste nuova e sorprendente.
L’assessore Costantino sottolinea come «questo fermento sia stato apprezzato da cittadini e osservatori esterni», segno che la direzione intrapresa è quella giusta. Un segnale forte, anche in termini di promozione turistica e immagine urbana: «Costruire nel tempo un’identità culturale forte – afferma – è il miglior modo per attirare visitatori e contribuire allo sviluppo economico del territorio».
L’esempio virtuoso di Nuvola Comics
A catalizzare l’attenzione è stata in particolare Nuvola Comics, il festival del fumetto organizzato da Venti d’Autoreche ha trasformato il centro cittadino in un punto d’incontro per appassionati, famiglie e giovani. Una manifestazione che, pur nella sua giovane età, ha già mostrato potenzialità importanti: «Una delle massime espressioni della nostra scelta culturale – scrive Costantino – perché dietro c’è una visione, c’è comunità, c’è collaborazione tra istituzioni e volontari».
Un evento, quindi, che non è solo spettacolo, ma costruzione di senso, capace di creare rete e generare economie. Comune, Camera di Commercio, Accademia di Belle Arti, AMC, Fondazione Politeama, tutte realtà che hanno fatto la loro parte per un progetto collettivo e identitario. L’obiettivo? Rendere Catanzaro una città attrattiva a tutto tondo, non solo nei mesi estivi o per i grandi appuntamenti musicali, ma anche per chi cerca cultura, esperienze e partecipazione.
Un percorso che parte dal basso e guarda lontano
Dietro al successo di queste iniziative, c’è una visione strategica che l’amministrazione ha condiviso anche con il tessuto produttivo e con gli imprenditori dell’ospitalità: puntare su un cartellone ricco, variegato e coerente, capace di raccontare un’identità cittadina in evoluzione. «Costruire qualcosa che duri nel tempo – dice Costantino – e che faccia sì che la gente dica: andiamo a Catanzaro.»
Non si tratta di improvvisare, ma di valorizzare il capitale umano e creativo della città, sostenere le competenze, favorire l’emersione di nuovi talenti. E in questo, la cultura è un investimento e non una spesa, un motore di sviluppo e non un orpello elitario. Lo dimostrano i numeri, le presenze, le rassegne che nascono e crescono.
Il futuro si costruisce insieme
«Non per l’interesse immediato, ma per il domani della collettività», scrive Costantino. Ed è su questa lunghezza d’onda che si inserisce il progetto più ampio, quello di una città che sa immaginarsi diversa, più viva, più moderna e orgogliosa delle sue radici. Una Catanzaro che non si accontenta più di fare da comparsa, ma vuole giocare un ruolo da protagonista nel panorama culturale e turistico italiano.
Il messaggio è chiaro: il vento è cambiato. Tocca ora a tutti – istituzioni, cittadini, associazioni – remare nella stessa direzione. E se maggio è stato solo l’inizio, l’estate e il futuro possono davvero regalare scenari impensabili fino a pochi anni fa. Catanzaro c’è. E ora si vede.