Questo pomeriggio il Catanzaro affronterà la matricola Mantova e sarà per la quinta volta un bivio cruciale. Precedentemente era accaduto positivamente con Carrarese e Sudtirol, senza successo con il Modena dopo il pari incolore di Salerno, stessa cosa con un Frosinone decimato dalle assenze e ultimo in classifica.
Andiamo a scoprire insieme l’ avversario odierno, squadra offensiva e ben allenata da Possanzini, tecnico che l’ ha guidata lo scorso anno alla vittoria in Lega Pro e quest’anno ad ottenere già 16 punti, addirittura uno in più di un Catanzaro maggiormente accreditato. Secondo chi prepara gli schieramenti tattici delle partite, il Mantova ne avrebbe giocate ben nove con il 4 2 3 1, due con il 3 4 2 1, una con il 4 3 3, un’altra con 4 4 1 1. Posto che queste cose andrebbero verificate, spesso abbiamo rilevato con il Catanzaro che conosciamo profondamente, come sul campo si siano poi viste cose molto diverse rispetto a grafiche di presentazione giornalistiche superficiali ed avventate.
Comunque sia, a prescindere dalla veridicità dei “numeri” di schieramento sopra indicati, il Mantova è sicuramente una compagine che possiede un gioco codificato e propositivo, sostenuto spesso da due centrocampisti come Trimboli (baricentro basso, rapido, dinamico e ottimo palleggiatore) altre volte anche Muroni (in sole tre occasioni su dieci titolare, ma quasi sempre utilizzato a gara in corso) che affiancano il vero faro della squadra che è capitan Burrai, questa volta non utilizzabile per squalifica.
Durante la conferenza di Possanzini, abbiamo appreso che anche Muroni sarà assente per infortunio e quindi a centrocampo il mister biancorosso dovrà inventarsi qualcosa. Probabilmente non potrà schierarsi a tre e andrà verso un centrocampo a coppia con due esterni di corsa ai lati di Trimboli e del compagno di reparto prescelto ad affiancarlo. In attacco si punta molto sull’ agilità ed i movimenti dei vari interpreti, in assenza di un vero fromboliere d’area di rigore.
Di contro, il Catanzaro del 3 5 2, ormai sposato dal mister come modulo più consono alla squadra e piú affidabile, scenderà in campo ancora una volta, senza l’unico vero quinto completo dell’intera rosa che è il croato Mario Situm. Questo fatto conferma senza possibilità di essere smentiti, come il gruppo non era stato certamente costruito per adottare l’attuale sistema tattico e si stia ora facendo di necessità virtù, per il bene della squadra, a dimostrazione tangibile che Fabio Caserta ha il gruppo in pugno e con sé. Assente anche La Mantia, elemento molto utile per fisico e caratteristiche, oltre che per età ed esperienza, a subentrare a gara in corso, anche se ultimamente era stato schierato sin dall’inizio.
Sarà assente per infortunio anche l’unico difensore di altezza e possanza fisica presente in rosa: Matias Antonini, calciatore che quest’anno ha perso un po’ di certezze ed è finito ai margini nelle ultime partite. Rimane comunque un’assenza molto importante, perché in caso di necessità non sarà rimpiazzabile, essendo il giovane gigante Breit non ancora pronto per cimentarsi a questi livelli. L’assetto difensivo dovrebbe essere composto dai soliti tre, con Brighenti braccetto destro, Bonini a svolgere il doppio compito di terzo alla sinistra di Scognamillo e di quarto dietro al più offensivo D’Alessandro.
A centrocampo, se non dovesse essere rischiato il rientrante play Jacopo Petriccione, giocheranno sicuramente gli ispiratissimi Pontisso e Pompetti, con al fianco uno tra Koutsoupias, Coulibaly e il più defilato Pagano che comunque non va per niente escluso, eventualmente anche a gara in corso. Sugli esterni, a sinistra dovrebbe operare ancora una volta il già citato D’Alessandro, con Turicchia e Ceresoli pronti a dare il loro contributo, mentre a destra Compagnon dovrebbe spuntarla sulla scelta più conservativa che è Cassandro, destinato in questa gara a fungere da prima riserva anche difensiva e non solo come quinto a destra.
Brignola è pronto per entrambe le fasce e potrebbe anche essere la sorpresa, mentre Demba Seck sempre un fattore in caso si voglia determinare la superiorità numerica con il dribbling e Pittarello in caso necessiti una presenza fisica importante nell’ evoluzione della gara. Da non trascurare la possibile presenza di Buso, nell’eventualità di un 4 4 2 in corsa, oppure come seconda punta.
Da quinto non sembra proprio possa avere delle chance e il mister ha delle ragioni più che legittime a vederla così. Rimane sempre più fuori dalle scelte Volpe e apprendiamo direttamente dal mister che il giovane esterno basso Piras, sparito da un po’ di tempo dai radar, è indisponibile causa problemi fisici.
Di punta il duo delle certezze e delle tante vittorie, con 100 gol all’attivo insieme negli ultimi due campionati e mezzo. Infatti Tommaso Biasci che scalpita per tornare ad essere decisivo, affianchera’ il Capitano Pietro Iemmello che festeggerà la gara n. 400 da professionista. E speriamo davvero che la possa festeggiare a modo suo, facendo esplodere il Ceravolo di gioia per una vittoria tanto attesa quanto necessaria e imprescindibile.
Durante questo campionato, Re Pietro non ha ancora fatto gol sotto la curva Mammi’, verso la quale quasi sempre la squadra giallorossa attacca nei secondi tempi. Una semplice curiosità, niente di più: Pietro saprà come, quando e dove segnare.