Pigliacelli 6.5 – Si guadagna la ribalta con un grande intervento su conclusione di Canestrelli a inizio ripresa. Per il resto, fra i pali, risulta inoperoso per mancanza di reali pericoli dalle sue parti.
Scognamillo 7.5 – Partita straordinaria in difesa. Dalle sue parti non passa proprio nessuno. Inoltre, si propone con continuità in avanti, sulla fascia, proponendo dei cross molto interessanti. Diffidato, viene ammonito per un fallo “di confusione” dopo essere stato lui per primo a subire l’intervento falloso.
Antonini 7 – Lind è sicuramente un cliente difficile, ma viene limitato con decisione e anche con una certa eleganza. Un baluardo al massimo dell’attenzione, al centro della difesa, per un’altra prestazione di grande rilievo.
Bonini 7 – Anche per lui, una gara molto attenta e positiva in difesa. Si conferma come uno dei migliori per costanza di rendimento.
Situm 7.5 – Le sue discese portano sempre scompiglio. A tutta fascia ha pochi rivali. Un suo grande intervento nel finale evita una ripartenza pisana che avrebbe potuto risultare molto pericolosa. Leonino, mai domo, né mai stanco. Sempre indispensabile.
Pontisso 5.5 – Nel primo tempo, dopo un grandissimo stop, si trova davanti alla porta un’occasione favorevole, ma la spreca con una ciabattata non degna di lui. In generale, anche relativamente all’impegno a centrocampo, sembra stanco e non al meglio della condizione. (Dall’82’ Coulibaly s.v.).
Petriccione 7 – A livello di qualità di gioco, il Catanzaro disputa probabilmente una delle migliori gare della stagione, sin qui. E il merito è del playmaker giallorosso, che detta i tempi e i ritmi con grande maestria e velocità di esecuzione.
Pompetti 6.5 – Gara molto valida per qualità e quantità di gioco. Sfiora anche il gol, direttamente su punizione. (Dal 69’ Pagano 5.5 – Entra subito in partita, non senza mostrare, ancora una volta, quelle esitazioni che gli impediscono dì essere incisivo sino in fondo).
Brignola 5.5 – Sempre attivo e nel vivo del gioco, galoppa sulla sua fascia di competenza, ma risulta spesso impreciso. (Dal 56’ Quagliata 6.5 – Molto positiva, la sua prima gara in giallorosso. Giocate non a caso, discese proficue sull’esterno, nonché vari cross interessanti).
Pittarello 6 – Non lesina l’impegno e tiene costantemente in allarme la difesa avversaria, ma ha un’ottima occasione davanti alla porta nel primo tempo e la spreca con un colpo di testa prevedibile e centrale per il portiere avversario. In ogni caso, merita la sufficienza, per il carattere da lottatore dell’area di rigore. (Dal 56’ Biasci 6 – Non ha occasioni per rendersi pericoloso, ma comunque la sua presenza in campo è una nota positiva. Si sentiva e si sente la sua mancanza, in attacco).
Iemmello 6- – Ha una sola grande occasione, in cui semina il panico nella difesa avversaria, con una conclusione che impegna severamente il portiere pisano. Ma poteva anche tirare prima e risultare maggiormente pericoloso nell’occasione. Però lui c’è, ed è già una notizia.
Allenatore Fabio Caserta 7 – Merita un voto importante al di là del risultato finale. Il Catanzaro gioca la più bella partita della stagione, a livello qualitativo. Manovra avvolgente, brillante, elegante e spettacolare nel primo tempo. Nella ripresa c’è più concretezza che trame spettacolose, ma il Catanzaro mantiene costantemente il pallino del gioco ed ha almeno cinque occasioni per segnare.
Un pareggio che avrebbe potuto essere una convincente vittoria, contro un Pisa che viene abilmente limitato dai giallorossi ma è in ogni caso una formazione di alta classifica, capace di mettere sempre in apprensione. Difesa di ferro, centrocampo frizzante e attacco che poteva – questo è l’unico punto debole – sfruttare meglio le occasioni.
Infine, una piccola nota sull’arbitro La Penna: sull’episodio del rigore reclamato, potremmo anche essere d’accordo sul fatto che il difensore non amplia la superficie del corpo, ma altri episodi, anche nella massima serie, sono stati giudicati diversamente. Per il resto, il direttore di gara è apparso confuso in più occasioni, con alcuni grossolani errori di interpretazione che solo per un puro caso non hanno inciso sul risultato.