Marco Pompetti, centrocampista del Catanzaro, ha rilasciato un’intervista a Turnover, ai microfoni di Esperia TV, toccando diversi temi legati al momento della squadra, alla sua crescita personale e agli obiettivi futuri. Il tutto è riportato da IlCalcioCalabrese.it.
Il pareggio con la Reggiana: “Una gara complicata”
Pompetti ha esordito parlando del match pareggiato contro la Reggiana, evidenziando le difficoltà incontrate nella prima frazione di gioco: “È stata una gara complicata, nel primo tempo abbiamo faticato un po’. Può capitare, perché venivamo da un girone di ritorno in cui non avevamo mai perso. Abbiamo fatto fatica a girare la palla e a trovare soluzioni offensive.”
Nel secondo tempo, invece, la squadra ha mostrato una reazione positiva: “Siamo stati bravi a rimanere in partita e a emergere nella ripresa. Alla fine, credo che il risultato sia giusto.”
“Felice di essere qui, il Catanzaro è una tappa importante per me”
A livello personale, il centrocampista si è detto soddisfatto della sua esperienza con il Catanzaro: “Sono felice di essere qui. Quando sono arrivato ho trovato un gruppo già formato e vincente, ma mi sono ambientato bene. Quest’anno sto trovando continuità e sto riuscendo a dimostrare le mie qualità.”
Per Pompetti, l’esperienza in giallorosso è un’opportunità importante per il futuro: “Questa può essere un’ottima tappa per la mia carriera. Spero di togliermi grandi soddisfazioni, soprattutto con la squadra.”
Gol e occasioni: “Peccato per il finale col Cosenza”
Pompetti ha messo a segno tre gol in questa stagione, ma uno in particolare ha lasciato un po’ di amaro in bocca: “Tutti e tre i gol che ho segnato sono stati belli, ma quello di Palermo è stato il più importante. Sarebbe stato altrettanto importante anche quello segnato a Cosenza, peccato per il finale. È stato un vero peccato non portare a casa la vittoria.”
Il valore dei cinque cambi: “Ogni minuto è fondamentale”
Nel calcio moderno, i cinque cambi hanno un peso determinante, e Pompetti lo sa bene: “In un gruppo come il nostro, siamo tutti calciatori forti e possiamo recitare un ruolo importante. Bisogna sempre essere concentrati e non pensare che, se non si parte titolari, non si possa essere decisivi. Anche quei cinque-dieci minuti possono fare la differenza.”
Da Vivarini a Caserta: “Due allenatori diversi, entrambi importanti”
Infine, Pompetti ha parlato delle differenze tra Vivarini e Caserta, due tecnici che hanno avuto un impatto significativo sulla sua crescita: “Entrambi sono grandi persone a livello umano e mi hanno dato tanto. Tecnicamente sono diversi: Vivarini puntava molto sul fraseggio, mentre Caserta preferisce un gioco più verticale. Con tutti e due ho imparato tante cose.”
Un Catanzaro ambizioso, con Pompetti protagonista
L’intervista di Pompetti riflette il suo entusiasmo e la sua determinazione nel dare il massimo per il Catanzaro. Il centrocampista sta crescendo partita dopo partita, diventando sempre più centrale nel progetto giallorosso.
Ora la squadra è chiamata a proseguire la striscia positiva, con l’obiettivo di consolidare la propria posizione in Serie B e lottare per traguardi sempre più ambiziosi.