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giovedì 8 Maggio 2025

“Il Pugliese non si tocca”: scoppia la polemica sul futuro dell’ospedale, i consiglieri attaccano Occhiuto

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Una nota dura, inequivocabile, che suona come un campanello d’allarme per il futuro dell’assistenza sanitaria a Catanzaro. Con toni fermi e diretti, i consiglieri comunali Antonio Corsi, Rosario Mancuso, Francesco Scarpino, Raffaele Serò e Stefano Veraldi si sono espressi contro l’ipotesi – non ancora ufficialmente confermata – che il Presidio Ospedaliero “Pugliese” venga riconvertito in una Casa della Salute. Un’eventualità che, se confermata, segnerebbe un cambio di rotta profondo nella sanità del capoluogo calabrese e che i firmatari della nota definiscono “inaccettabile”.

“Il Pugliese va potenziato, non rottamato”

La denuncia dei consiglieri di Catanzaro è chiara: “Il Pugliese non solo non si tocca, ma deve essere ampliato, potenziato, dotato di personale medico e paramedico, di nuove tecnologie che sostituiscano quelle obsolete presenti nei reparti”. L’accusa è diretta non solo verso la Regione Calabria, ma anche verso i rappresentanti politici locali ritenuti troppo accondiscendenti verso i vertici regionali. Il riferimento va, in particolare, ai rappresentanti catanzaresi del centrodestra, accusati di non difendere a sufficienza gli interessi del capoluogo.

Occhiuto nel mirino: “Non accettiamo risposte di seconda mano”

Sotto la lente d’ingrandimento c’è soprattutto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, in quanto commissario ad acta per la sanità. I consiglieri si rivolgono direttamente a lui, chiedendo chiarimenti sui fondi destinati al nuovo ospedale e sul futuro del “Pugliese”, che secondo una delibera comunale già esistente dovrebbe essere affiancato dal “Ciaccio” nella creazione di un unico polo sanitario.

“Vogliamo risposte da Occhiuto, non dai suoi ventriloqui locali”, scrivono i consiglieri, riferendosi a esponenti della politica cittadina accusati di non opporsi alla riduzione della centralità sanitaria di Catanzaro a favore di altri territori. Il sospetto, già avanzato in altre occasioni, è che Catanzaro stia perdendo progressivamente il proprio ruolo guida nel sistema sanitario regionale, a vantaggio di altre aree come Cosenza, Vibo Valentia, Gioia Tauro e Sibari, destinatarie di ingenti fondi pubblici, compresi quelli dell’ex articolo 20.

Catanzaro, Casa della Salute al posto del “Pugliese”? “Chi lo ha deciso?”

Tra le questioni più scottanti c’è proprio l’ipotesi della Casa della Salute, che secondo i consiglieri “nessuno ha formalmente deliberato, né tantomeno il Consiglio comunale di Catanzaro”. La trasformazione del “Pugliese” in una struttura sanitaria diversa – con funzioni potenzialmente ridotte – rappresenterebbe un colpo durissimo alla vocazione ospedaliera della città.

Il documento ricorda come da anni il Consiglio comunale abbia individuato nell’area tra il Pugliese e il Ciaccio il sito per la costruzione di nuovi spazi ospedalieri, e chiede che ogni proposta alternativa venga abbandonata.

Richiesta di trasparenza su fondi e atti ufficiali

Un altro nodo critico riguarda la gestione delle risorse economiche: i consiglieri chiedono di visionare atti, bilanci e accordi di programma che giustifichino le scelte della Regione. Le preoccupazioni si concentrano su 260 milioni di euro, inizialmente destinati al nuovo ospedale di Catanzaro e che – secondo quanto affermano – sarebbero stati dirottati altrove. Un trasferimento che, se confermato, rappresenterebbe un danno significativo per il futuro della sanità locale.

“Fateci vedere le delibere. Gli unici atti ufficiali che conosciamo sono quelli che hanno spostato tutti i finanziamenti su altri territori”, si legge nella nota.

Richiamo anche a Fratelli d’Italia: “Dicano la loro”

Non manca, infine, un appello a Fratelli d’Italia, partito che – secondo i firmatari – sarebbe rimasto fuori dalle trattative sulla programmazione sanitaria, dominate invece da Forza Italia e Lega. Il documento chiama in causa direttamente Wanda FerroFilippo Pietropaolo e Antonio Montuoro, chiedendo una presa di posizione chiara contro la possibilità che il “Pugliese” venga ridimensionato.

“Cosa ne pensano dello scellerato disegno di rottamare il Pugliese?”, chiedono, indicando come la questione sanitaria non sia solo tecnica, ma fortemente politica.

Ospedale “Pugliese”: Una questione che riguarda tutta la città di Catanzaro

Il futuro dell’ospedale “Pugliese” non è solo un tema sanitario. È una questione identitaria, che tocca la centralità di Catanzaro nella rete dei servizi pubblici regionali e, più in generale, il diritto alla salute di migliaia di cittadini. Se confermata, la prospettiva di una sua trasformazione farebbe discutere ancora a lungo, in Consiglio comunale e non solo.

In attesa di risposte ufficiali, resta alta la tensione politica, e si moltiplicano gli appelli alla trasparenza, al confronto e alla tutela degli interessi del capoluogo.

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