Chiusa la prevendita per il settore ospiti: a La Spezia sarà esodo calabrese per la semifinale di ritorno. Un dato che racconta la fede, il coraggio e l’identità di un popolo intero
C’è un dato che, più di ogni parola, racconta cosa significhi essere tifosi del Catanzaro. Saranno 1114 i cuori giallorossi presenti domani sera allo stadio “Alberto Picco” di La Spezia, per sostenere la squadra nella sfida più difficile dell’anno: la semifinale di ritorno dei playoff di Serie B, contro un avversario solido, forte e con due reti di vantaggio maturate nella gara d’andata. La prevendita per il settore ospiti si è chiusa ufficialmente alle 19 di questa sera, certificando ancora una volta l’amore incondizionato del popolo catanzarese.
In una trasferta tutt’altro che comoda, in una delle partite più complesse dell’era recente, i tifosi del Catanzaro non hanno avuto esitazioni. Oltre mille persone pronte a percorrere centinaia di chilometri, a invadere la Liguria con i propri colori e a farsi sentire dal primo all’ultimo minuto. Un’invasione composta e fiera, figlia di una stagione vissuta col fiato sospeso, tra gioie, illusioni e la voglia ostinata di crederci ancora. Anche adesso, quando tutto sembra difficile, forse impossibile.
Catanzaro, la spinta del “dodicesimo uomo” per una notte da “Mission Impossible”
Domani sera servirà un’impresa. Dopo lo 0-2 incassato al “Ceravolo”, la squadra di Fabio Caserta dovrà vincere con almeno tre gol di scarto per conquistare la finale e tenere vivo il sogno Serie A. Un obiettivo arduo, che richiederà testa, cuore e perfetta lucidità. Ma se c’è qualcosa che il Catanzaro potrà mettere in campo in più dello Spezia, sarà proprio il calore del suo pubblico, pronto a trasformare il settore ospiti in un piccolo stadio nello stadio, capace di trasmettere forza nei momenti più delicati e far sentire la squadra a casa anche lontano dal “Ceravolo”.
Non è la prima volta che la tifoseria catanzarese si distingue per compattezza, passione e numeri. Dai pienoni in casa ai chilometri macinati in trasferta, passando per le coreografie, i cori, la presenza sui social: il legame tra la squadra e la sua gente è autentico, radicato, identitario. Lo dimostrano anche le immagini recenti del post-partita dell’andata, con gli applausi nonostante la sconfitta, con l’abbraccio simbolico di un’intera curva a una squadra che, comunque vada, ha saputo rappresentare con onore una città intera.
Più di mille motivi per crederci ancora
Il dato di 1114 presenze non è solo un numero. È una dichiarazione d’amore collettiva, un messaggio lanciato alla squadra e al destino: non ci arrendiamo. È la voce di chi non si è mai tirato indietro, neanche nei momenti più duri. È la voce di chi domani canterà fino all’ultimo secondo, a prescindere dal risultato, con la consapevolezza che la storia del Catanzaro si scrive anche – e soprattutto – così.
E se il campo, come spesso accade, seguirà il cuore, allora tutto sarà ancora possibile.