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mercoledì 24 Settembre 2025

Brescia, Cellino esplode: “Si sono inventati qualcosa per salvare la Sampdoria. Mai saltato un pagamento”

Le parole di Massimo Cellino rimbalzano con forza nel mondo del calcio italiano e accendono una miccia che rischia di scuotere ancora di più gli equilibri, già instabili, del campionato di Serie B. Dopo il deferimento ufficiale del Brescia Calcio per gravi inadempienze contributive e fiscali, il presidente biancoazzurro ha affidato al “Giornale di Brescia” uno sfogo durissimo contro la FIGC, accusata senza mezzi termini di aver orchestrato un piano per favorire la Sampdoria.

“Una congiura per salvare la Sampdoria”

“Se lo sono inventati di notte per salvare la Sampdoria”, tuona Cellino, sostenendo che la Federazione avrebbe premeditato la penalizzazione del Brescia per permettere alla società blucerchiata di evitare la retrocessione. Parole che gettano benzina sul fuoco in un contesto già estremamente teso, dove i destini sportivi si intrecciano con vicende giudiziarie e regolamentari dai contorni poco chiari.

La posizione del Brescia è ora fortemente a rischio: il deferimento, relativo al mancato versamento di ritenute Irpef e contributi Inps per i mesi di novembre e dicembre 2024, gennaio e febbraio 2025, potrebbe portare a una pesante penalizzazione in classifica o addirittura alla retrocessione d’ufficio in Serie C.

“Io a Brescia non ci torno più”

Nello stesso intervento, Cellino ha confermato l’intenzione di vendere il club. Una decisione che sembra irreversibile: “Non ci metto più piede nemmeno per un caffè. Sono un ex. Il passo ora tocca a chi vuole comprare”. Il patron biancoazzurro ha parlato di trattative in corso, pur mantenendo riserbo sui nomi: “Che sia Radrizzani o un altro gruppo non cambia nulla. Le condizioni restano le stesse”.

La difesa sui crediti d’imposta: “Sono stato truffato”

Cellino ha cercato di difendersi spiegando le sue scelte gestionali. “In 35 anni di calcio non ho mai saltato una scadenza. Anche stavolta ho pagato tutto, ma sono stato truffato. Il 17 febbraio ho solo completato un’operazione già predisposta da altri. Alfieri? Mi è stato detto che era certificato dalla Banca d’Italia”. Il riferimento è all’acquisto dei crediti d’imposta finito nel mirino degli inquirenti, un meccanismo che ora rischia di costare carissimo al club lombardo.

“Se penalizzazione sarà, sia per la prossima stagione”

Infine, il numero uno delle Rondinelle ha invocato una penalizzazione differita: “Se mai dovessero togliere punti al Brescia, lo facciano per il prossimo campionato. Le contestazioni sono arrivate a torneo concluso. È una cosa scritta di notte”. E a sostegno della sua tesi cita anche un precedente internazionale: “Il TAS ha restituito tre punti al Bellinzona per una vicenda simile”.

Uno scontro aperto che scuote la Serie B

Le dichiarazioni di Cellino arrivano in un momento delicatissimo per la Serie B, dove il verdetto sportivo si incrocia con le aule della giustizia sportiva. L’accusa lanciata contro la FIGC è pesantissima e rischia di alimentare nuove tensioni in un campionato già fortemente condizionato da vicende extracalcistiche. La richiesta di chiarezza è forte, non solo da parte dei tifosi del Brescia, ma anche da parte di chi chiede regole certe, tempi congrui e rispetto per la trasparenza.

Nel frattempo, mentre l’udienza del 29 maggio si avvicina e la possibilità di un’esclusione dalla prossima Serie B aleggia come uno spettro, le parole di Cellino continuano a far discutere. La giustizia sportiva dovrà ora rispondere con i fatti alle accuse, mentre il calcio italiano si interroga su una delle pagine più controverse della stagione.

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