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lunedì 17 Febbraio 2025

“Ci siamo dati 3-5 anni per trasformare il vivaio. Investiamo sulle strutture e sui giovani”: Bava racconta il progetto Catanzaro

Dopo un decennio da protagonista al Torino, dove ha plasmato un vivaio in grado di portare ben 207 giocatori nel professionismo, Massimo Bava si è immerso in una nuova sfida: rilanciare il settore giovanile del Catanzaro. Alla seconda stagione in giallorosso, il responsabile dell’area tecnica del settore giovanile e dello scouting sta gettando le basi per un progetto ambizioso e a lungo termine, con una visione chiara e l’obiettivo di valorizzare il territorio calabrese. Le sue dichiarazioni a 11giovani.it offrono uno spaccato dettagliato di questo percorso.

Un bagaglio di successi e un progetto ambizioso

L’esperienza di Bava parla da sola: sotto la sua guida, il vivaio del Torino ha prodotto talenti come Alessandro Buongiorno, Roberto Gagliardini, Riccardo Sottil e Andrea Belotti, solo per citarne alcuni. Con l’obiettivo di replicare questi successi a Catanzaro, Bava ha dichiarato: “Al Toro ho vissuto 10 anni bellissimi, dove ho raggiunto successi personali e di squadra davvero importanti. Aspettavo la chiamata giusta che è arrivata dal presidente Floriano Noto, mi hanno coinvolto con il suo entusiasmo e la sua voglia di crescere. Da quando sono saliti in Serie B la passione è alle stelle. Ma nelle precedenti gestioni la società non ha mai puntato sulle giovanili, nonostante l’impegno del responsabile Carmelo Moro. Insieme, siamo impegnati nell’opera di ricostruzione del vivaio”.

Bava non si limita a fissare obiettivi, ma offre anche una prospettiva a lungo termine per il club: “Ci siamo dati un tempo dai tre ai cinque anni, anche se qualche risultato iniziamo a raccoglierlo già adesso. Siamo primi in classifica in Primavera 3 e puntiamo a salire subito in Primavera 2. Ma la cosa che mi dà maggior soddisfazione sono i tre ragazzi già nell’ottica della prima squadra, due sono già stati contrattualizzati: il centrocampista Francesco Maiolo e l’attaccante Gabriel Arditi, che ho preso dal Parma, già autore di 12 gol in stagione. Il terzo è Edoardo Vascotto, anche lui centrocampista, che purtroppo si è infortunato ai legamenti”.

Valorizzare il territorio e guardare al futuro

Una delle priorità del progetto di Bava è quella di puntare sul talento locale. “Il Sud Italia è pieno di ragazzi affamati di calcio, c’è tanto materiale umano su cui puntare. Fino all’Under 16 lavoriamo quasi esclusivamente sul territorio, per creare un forte senso di appartenenza e identità. In Under 17 e Primavera inseriamo giocatori di qualità, funzionali alla crescita della prima squadra. È lo stesso concetto che ho applicato al Torino”, spiega Bava a 11giovani.it.

Oltre ai giocatori, l’attenzione al territorio si riflette anche nello staff tecnico. Bava ha sottolineato: “Stiamo riportando a casa i calabresi che qui non avevano opportunità di fare calcio ad alto livello. Dalla Sampdoria ho preso Massimo Augusto, allenatore dell’Under 15 e responsabile della Scuola calcio, che è di Lamezia. Il preparatore atletico Giacomo Gigliotti, che arriva dall’Atalanta, è di Catanzaro Lido. Massimo Costantino, allenatore della Primavera che ha alle spalle tante stagioni di Serie C, è di Lamezia. Anche Andrea Ottonello, responsabile scouting, abita qui. Cerchiamo professionisti in giro per l’Italia per riportarli a casa”.

Investire nelle strutture e nell’organizzazione

Un altro aspetto fondamentale del progetto riguarda le infrastrutture sportive. Bava sottolinea come la Calabria soffra di una carenza di centri sportivi adeguati: “Ci sono pochi centri sportivi, ma la proprietà del Catanzaro è sana e solida e vuole investire. Questo è un aspetto cruciale per costruire un futuro sostenibile”, afferma Bava.

A supporto della sua visione, il dirigente si è circondato di figure esperte come Paolo Morganti, ex Juventus, che si occupa della parte amministrativa, e Andrea Ottonello, responsabile scouting. “La sinergia tra competenze locali e professionisti con esperienza nazionale è uno dei pilastri fondamentali del nostro lavoro”, aggiunge Bava.

Nuovi talenti e risultati promettenti

Il lavoro di scouting e formazione ha già portato risultati concreti. “Abbiamo inserito ragazzi calabresi come Francesco Misiano, Salvatore Grieco, Carlo Fiorentino e Gioele Madia, e giovani talenti da fuori come Alessandro Bonora e Francesco Sturniolo dalla Juventus”, racconta il dirigente.

Uno dei prospetti più promettenti è Aaron Persiano, classe 2009, prelevato dal Lascaris: “Abbastanza bene, ha fatto fatica all’inizio, ma ora si sta integrando bene, sicuramente è un giocatore che ci sta nel nostro contesto. Gli serve un gol per sbloccarsi, le qualità le ha”, commenta Bava.

La strategia è chiara: unire il meglio del talento locale con l’inserimento di giovani promettenti da fuori, in un contesto che punta sulla crescita sportiva e personale dei ragazzi.

Il progetto giovanile del Catanzaro, sotto la guida esperta di Massimo Bava, è un esempio di come passione, competenza e visione possano trasformare una realtà locale in un modello di crescita sostenibile. Con il tempo e gli investimenti giusti, il vivaio giallorosso potrebbe tornare a essere un punto di riferimento per il calcio del Sud Italia.

Le dichiarazioni rilasciate a 11giovani.it dimostrano la determinazione e la chiarezza di intenti di un dirigente che crede profondamente nel potenziale del territorio calabrese. Il futuro del Catanzaro passa attraverso i giovani, e Bava sta lavorando per costruire una generazione di calciatori che possano lasciare il segno, sia in Serie B che oltre. Il messaggio è chiaro: il talento locale ha finalmente trovato una casa dove poter sbocciare.

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