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lunedì 28 Aprile 2025

Clamoroso De Laurentiis: “Il Bari è la nostra seconda squadra”. Il figlio: “Mi dissocio”

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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha scatenato un vero e proprio terremoto nel calcio italiano con le sue dichiarazioni riguardanti il Bari, squadra di proprietà della sua famiglia. Le polemiche sono nate dalle affermazioni del numero uno della Filmauro, che si era difeso dalle critiche sul mancato investimento nel settore giovanile del Napoli, sottolineando il successo del Bari definendola come una “seconda squadra”, “portata dal fallimento sino alla soglia della Serie A”. Tuttavia, le sue parole hanno sollevato un’ondata di indignazione tra i tifosi del Bari e non solo.

La risposta del sindaco Decaro

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha risposto duramente alle affermazioni di De Laurentiis, definendole offensive e chiedendo al presidente del Napoli di scusarsi. Anche l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli ha condannato le dichiarazioni come inopportune e mancanti di rispetto nei confronti della tifoseria barese. Il malcontento si è riflesso anche sui social, con i tifosi del Bari che hanno manifestato il loro disappunto per le parole del patron del Napoli.

Il presidente del Napoli ha risposto alle critiche tramite un post su Twitter, cercando di placare gli animi e presentando le scuse se le sue parole hanno offeso i tifosi del Bari. Nel post, De Laurentiis ha ribadito l’impegno della sua famiglia nel portare il Bari il più in alto possibile e ha sottolineato che le due squadre, Napoli e Bari, sono gestite in modo completamente autonomo. La reazione del presidente biancorosso, Luigi De Laurentiis, è stata netta e distante dalle dichiarazioni paterne, dissociandosi apertamente da esse e difendendo con fermezza gli interessi e l’onore del Bari.

Il caso delle multiproprietà

Il caso ha sollevato diverse questioni, mettendo in luce la complessa relazione tra il Napoli e il Bari, club appartenenti alla stessa famiglia. Le affermazioni di Aurelio De Laurentiis hanno aperto uno spiraglio sulle dinamiche delle multiproprietà nel calcio italiano, con la Figc che ha fissato il 2028 come termine ultimo per porre fine a questa pratica.

Da un punto di vista sportivo, il Napoli sta attraversando una stagione altalenante, e il presidente ha cercato di rassicurare la tifoseria sottolineando il suo impegno economico e l’ambizione di competere al vertice del calcio europeo entro il 2030. Tuttavia, il fuoco acceso dalle dichiarazioni sul Bari ha aggiunto una complicazione inaspettata al già complesso quadro della stagione calcistica in corso.

Il calcio italiano, sempre teatro di passioni e rivalità, si trova ora a gestire le conseguenze delle dichiarazioni incendiarie di uno dei suoi protagonisti più controversi. Mentre Aurelio De Laurentiis cerca di rimediare alle polemiche, resta da vedere come questa vicenda influenzerà le dinamiche tra Napoli e Bari e se porterà a una maggiore riflessione sulle multiproprietà nel calcio italiano.

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