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sabato 15 Febbraio 2025

Cosenza Calcio, il ricorso è respinto: confermati i 4 punti di penalizzazione

Il Collegio di Garanzia del Coni ha posto la parola fine sulla vicenda legale che ha visto protagonista il Cosenza Calcio, respingendo il doppio ricorso presentato dal club rossoblù contro la penalizzazione di 4 punti in classifica. La decisione, giunta quasi cinque mesi dopo la sanzione iniziale, conferma anche l’ammenda di 10 mila euro e la compensazione delle spese di giudizio, lasciando il club calabrese in una posizione ancor più delicata nel campionato in corso.

Una penalizzazione pesante: le origini della sanzione

La penalizzazione risale alla fine di agosto, quando il Tribunale Federale Nazionale aveva inflitto al Cosenza 4 punti di penalizzazione e un’ammenda economica nell’ambito di due procedimenti distinti, avviati dopo il deferimento della Procura Federale per violazioni di natura amministrativa segnalate dalla Covisoc.

Le accuse specifiche riguardavano:

  • Mancato versamento delle ritenute Irpef entro il termine del 1° luglio 2024, relative agli incentivi all’esodo di tre tesserati per un importo di 4.594,00 euro (2 punti di penalizzazione e 5 mila euro di ammenda).
  • Omissione del pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali relative ai mesi di aprile e maggio 2024, per un totale di 226.490,00 euro (altri 2 punti e ulteriori 5 mila euro di ammenda).

Oltre alle sanzioni inflitte al club, il legale rappresentante pro tempore, Roberta Anania, è stata inibita per un totale di 18 mesi.

I tentativi legali del Cosenza: una strada senza esito

Dopo la decisione iniziale del Tribunale Federale, il Cosenza aveva presentato ricorso alla Corte d’Appello Federale, che lo aveva respinto nell’ottobre scorso. Nonostante il rigetto, il club rossoblù aveva deciso di proseguire la battaglia legale affidandosi all’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, portando il caso all’ultimo grado di giustizia sportiva, il Collegio di Garanzia del Coni.

Il club aveva definito le violazioni imputate come “meri errori formali” e sottolineato come fossero state immediatamente risolte. Tuttavia, il Collegio di Garanzia ha confermato la rigidità delle decisioni precedenti, ritenendo che le irregolarità commesse non potessero essere derubricate a semplici leggerezze amministrative.

Le implicazioni della decisione

La conferma della penalizzazione rappresenta un duro colpo per il Cosenza, sia sul piano sportivo che su quello morale. I 4 punti in meno in classifica pesano enormemente su una squadra impegnata a lottare per la salvezza in un campionato già estremamente competitivo. Inoltre, l’ammenda economica e l’inibizione della dirigente Anania sottolineano le conseguenze più ampie di una gestione amministrativa non impeccabile.

Dal punto di vista societario, la decisione evidenzia la necessità di migliorare i processi interni per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro. Per il patron Eugenio Guarascio, questa vicenda rappresenta un ulteriore banco di prova in una stagione già ricca di difficoltà.

La vicenda del Cosenza mette in evidenza come il rispetto delle norme amministrative sia cruciale nel calcio moderno. I margini di tolleranza per errori o ritardi nei pagamenti sono sempre più ridotti, e le istituzioni calcistiche continuano a ribadire la necessità di una gestione economico-finanziaria trasparente e puntuale.

Con questa decisione ormai definitiva, il Cosenza deve ora concentrarsi sul campo, cercando di recuperare il terreno perduto e puntare alla salvezza con tutte le proprie forze. Resta da vedere se il club saprà trarre insegnamento da questa vicenda, trasformando una lezione dolorosa in un’opportunità di crescita per il futuro.

La palla passa ora ai giocatori e allo staff tecnico: sarà il loro impegno sul campo a determinare il destino di questa stagione.

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