Per il derby contro il Cosenza, mister Vivarini schiera il solito 4-4-2: Fulignati in porta; in difesa Situm, Brighenti, Scognamillo e Veroli; a centrocampo D’Andrea, Petriccione, Pompetti e Vandeputte; in attacco Iemmello e Ambrosino. Il Cosenza, di contro, si dispone con un 4-2-3-1: Micai in porta; Gyamfi, Camporese, Venturi e Frabotta in difesa; Calò e Praszelik a centrocampo; Marras, Mazzocchi e Antonucci a sostegno di Tutino in attacco.
Primo tempo
Il derby infuocato inizia con le due squadre che senza sbilanciarsi tentano di imporre il proprio ritmo.
Al 6’ cartellino giallo per Petriccione reo di aver interrotto un pericoloso contropiede dei padroni di casa
Non trascorrono nemmeno 10’ dall’inizio della gara che già vi è il primo colpo di scena: Caserta è costretto a rinunciare al proprio uomo simbolo e miglior marcatore Tutino a causa di un infortunio muscolare, al suo posto dentro Forte.
Al 31’ il Catanzaro passa in vantaggio con l’uomo più atteso, il Capitano Pietro Iemmello: azione travolgente di D’Andrea e Situm, con il croato che serve Iemmello al centro dell’area, il quale stoppa la palla e con la freddezza dei grandi bomber lascia partire un perfetto diagonale che si infila alle spalle di Micai.
L’incubo dei tifosi cosentini prende forma, ha segnato proprio lui, ha segnato il Catanzarese. I 20.000 sostenitori rossoblu ammutoliti dal boato dei tifosi assiepati nel settore ospiti.
Il Cosenza accenna una timida reazione, accumula tiri dalla bandierina ma, di fatto, non impensierisce mai l’inoperoso Fulignati.
In questa fase, la scena la ruba il primo assistente che, a causa di un brutto infortunio, è costretto ad abbandonare la gara.
Il primo tempo termina sul risultato di 1 a 0 in favore delle Aquile.
Secondo tempo
L’avvio del secondo tempo vede il Cosenza riversarsi in avanti alla ricerca del pareggio.
In questa fase, gli uomini a rendersi maggiormente pericolosi sono Antonucci – che colpisce anche un palo – e Marras.
Al 72’ gol annullato ai padroni di casa per un netto fallo di Forte su Fulignati.
La svolta della partita arriva al minuto 77, quando Ambrosino – migliore in campo delle Aquile – supera il diretto marcatore Venturi che lo atterra sotto gli occhi di Fabbri. L’arbitro estrae il secondo giallo e Cosenza in 10.
Il Catanzaro amministra con saggezza la superiorità numerica, dinanzi ad un Cosenza fiaccato nell’entusiasmo ed a 20.000 spettatori ammutoliti.
All’89’ il Catanzaro raddoppia con Biasci che sfrutta un assist al bacio del solito, inesauribile, Ambrosino.
Cosenza 0 Catanzaro 2!!!
Nei cinque minuti di recupero assegnati da Fabbri, ci sarebbe spazio per il secondo gol di Biasci che però si fa parare un rigore da Micai.
Al triplice fischio, i calciatori con la casacca giallorossa fanno festa sotto il settore ove sono assiepati i supporters giunti dal Capoluogo di Regione; nel mentre, i ragazzi di Caserta, visibilmente tramortiti abbandonano il campo a testa bassa.
Il Catanzaro espugna il Marulla con un rotondo 2 a 0! Gli 800 (e più) giunti da Catanzaro azzittiscono i 20.000 di casa.
La storia si ripete ancora una volta…“le Aquile vi sovrastano sempre”.
Foto: US Catanzaro 1929