Il derby tra Cosenza e Catanzaro, in programma il 26 dicembre allo stadio San Vito-Gigi Marulla, si avvicina e, con esso, cresce l’attenzione sulla presenza dei tifosi ospiti. Un tema scottante dopo le decisioni delle autorità competenti, che stanno valutando restrizioni per ragioni di sicurezza. Tuttavia, i presidenti delle due società, Eugenio Guarascio (Cosenza) e Floriano Noto (Catanzaro), hanno lanciato un appello congiunto per chiedere un derby con la partecipazione di entrambe le tifoserie.
“Il derby è rivalità, ma deve essere anche festa”
In una nota ufficiale, i due presidenti hanno espresso la loro posizione in maniera chiara e unitaria:
«Il derby è rivalità sportiva e agonismo, ma noi vorremmo che fosse anche un momento di festa e di valorizzazione dell’immagine della Calabria. Allo stadio San Vito Gigi Marulla il prossimo 26 dicembre, così come in occasione della gara di ritorno al Ceravolo, auspichiamo che sia consentito l’afflusso di tifosi ospiti».
Un settore vuoto, silenzioso e privo di colori, sottolineano Guarascio e Noto, rappresenterebbe una sconfitta per lo sport e per il calcio calabrese, privando la partita del suo valore simbolico e della passione che un derby porta con sé.
Un messaggio di unità: “Troviamo soluzioni per la sicurezza”
I due club non ignorano l’importanza della sicurezza e del rispetto delle regole, specialmente dopo gli episodi che hanno segnato il derby della scorsa stagione. Tuttavia, i presidenti confidano che le autorità competenti possano trovare soluzioni adeguate:
«Consapevoli dell’importanza del rispetto delle regole e della tutela dell’ordine pubblico, confidiamo che le autorità competenti trovino le giuste soluzioni per garantire lo svolgimento della gara con la presenza delle due tifoserie, in piena sicurezza».
Il riferimento è chiaro: il derby di ritorno, disputato al San Vito-Marulla, aveva registrato un episodio isolato che rischia di pesare ingiustamente sul futuro di questa storica sfida.
Un derby come vetrina della Calabria
Oltre alla dimensione sportiva, il derby rappresenta una vetrina importante per la Calabria, un’occasione per promuovere i valori del rispetto e della sana competizione. Il calcio, in queste circostanze, può e deve essere uno strumento di unione, capace di riunire città e tifoserie nel nome della passione per lo sport.
Guarascio e Noto sottolineano che tifosi e società devono essere uniti nel lanciare un messaggio positivo, cancellando gli strascichi negativi del passato e costruendo un clima di fiducia.
Un segnale forte per il calcio e per i tifosi
La richiesta congiunta dei presidenti di Cosenza e Catanzaro non è solo un appello, ma un gesto di responsabilità e maturità. In un calcio spesso segnato da polemiche e restrizioni, questa presa di posizione punta a ristabilire la centralità del valore sportivo e sociale del derby.
Consentire l’accesso ai tifosi ospiti, in piena sicurezza, significherebbe dare un segnale positivo a tutto il mondo del calcio, dimostrando che anche le rivalità più sentite possono essere vissute con rispetto e partecipazione.
Mancano pochi giorni al fischio d’inizio, e l’auspicio dei due presidenti è chiaro: trasformare il derby Cosenza-Catanzaro in una festa di sport e passione, un momento che valorizzi l’immagine della Calabria e rafforzi il legame tra le due tifoserie.
Il calcio può unire, se vissuto con rispetto e maturità. Il 26 dicembre sarà un banco di prova: riusciremo a trasformare la rivalità in un’occasione di festa per tutti?