Il derby tra Cosenza e Catanzaro, in programma il 26 dicembre, si preannuncia infuocato, ma non per ciò che accadrà sul campo. Ad accendere la polemica è stata la decisione della società rossoblù di alzare significativamente i prezzi dei biglietti, scatenando l’indignazione dei tifosi. Le curve a 30 euro, la tribuna Rao a 49 euro e i biglietti centrali a ben 122 euro sono solo alcune delle cifre che hanno mandato su tutte le furie i sostenitori cosentini, che minacciano di boicottare l’evento.
Prezzi alle stelle: la bomba è esplosa
Le indiscrezioni sull’aumento dei prezzi circolavano già da giorni, ma il comunicato ufficiale del Cosenza Calcio ha trasformato i sospetti in realtà, scatenando una vera e propria bufera sui social. Per molti tifosi, pagare 30 euro per una curva, quasi il doppio rispetto al prezzo base di 19 euro, rappresenta un affronto. Ancora più incredibili sono le cifre per le altre zone dello stadio: 52 euro per la tribuna A, 76 per la Rossa sud e ben 122 euro per la Blu centrale.
I commenti sui social parlano chiaro: “Vergogna” è la parola più utilizzata dai tifosi, che accusano la società di una gestione poco rispettosa nei confronti della loro passione. Nei profili social ufficiali del club, l’opzione commenti è stata disattivata, ma il malcontento ha trovato altre piattaforme per emergere con forza.
Un rapporto sempre più difficile tra tifosi e società
Il rapporto tra la tifoseria cosentina e la dirigenza non è mai stato idilliaco, ma con questa decisione sembra aver toccato un nuovo minimo. Molti sostenitori si chiedono se la scelta di alzare i prezzi in occasione di una partita così sentita non rischi di trasformarsi in un boomerang per il club.
L’assenza dei tifosi, infatti, potrebbe togliere al Cosenza un elemento fondamentale per affrontare una gara delicata come il derby: il supporto caloroso del proprio pubblico. “Chi ci rimette è il Cosenza stesso”, affermano in tanti, sottolineando come il vuoto sugli spalti rischi di influire negativamente sulla prestazione della squadra.
Tifosi catanzarese già esclusi: una trasferta vietata
A rendere il quadro ancora più complesso è la decisione già presa di vietare la trasferta ai tifosi del Catanzaro, una scelta che priva il derby di una delle sue componenti più affascinanti: la rivalità sugli spalti. Ora, con i prezzi proibitivi per i sostenitori rossoblù, il rischio è quello di un derby giocato in un’atmosfera spenta, lontana dall’energia che caratterizza solitamente una sfida di questa portata.
Il possibile boicottaggio: quale futuro per il derby?
Tra i tifosi del Cosenza si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile boicottaggio della partita. L’idea di disertare lo stadio per protestare contro la politica dei prezzi alti sta trovando terreno fertile, con molti gruppi organizzati pronti a dare un segnale forte alla dirigenza.
Non è la prima volta che una società decide di aumentare i prezzi per una gara di cartello, ma raramente si era vista una reazione così unanime e aspra da parte dei tifosi.
Un derby che rischia di perdere la sua anima
La sfida tra Cosenza e Catanzaro è molto più di una partita: è un evento che racchiude passione, rivalità e storia. Ma le decisioni prese nelle ultime settimane rischiano di trasformare il derby in un’occasione mancata, privando i giocatori del supporto dei loro tifosi e gli spettatori della magia di un evento unico.
Riuscirà la società a fare un passo indietro e ricucire il rapporto con i suoi tifosi? Oppure assisteremo a un derby silenzioso, lontano dallo spirito che lo ha reso famoso? L’unica certezza, al momento, è che il Cosenza Calcio dovrà riflettere seriamente sulle scelte fatte, perché il calcio senza tifosi perde la sua vera essenza.