Durante la puntata di ieri sera di “Passione Catanzaro”, in onda su Facebook, YouTube e GS Channel, è intervenuto il giornalista di Sky Sport, Daniele Barone, per analizzare il momento della squadra giallorossa sotto la guida di Fabio Caserta. Barone, che ha spesso commentato le partite del Catanzaro anche nella passata stagione, ha offerto una prospettiva interessante sulla transizione dall’era Vivarini a quella attuale, invitando alla pazienza e alla riflessione prima di prendere decisioni drastiche.
Il confronto di Daniele Barone tra il Catanzaro di Caserta e quello di Vivarini
Barone ha sottolineato come il Catanzaro stia affrontando una fase di assestamento naturale dopo l’addio di Vincenzo Vivarini, un tecnico che ha lasciato un’impronta importante a livello tattico e di risultati. “È un’altra squadra, è chiaro che chiusa l’era Vivarini, bisognava ricominciare con un nuovo corso, ed è normale che questo porti delle complicazioni,” ha spiegato Barone. “L’arrivo di Caserta non è ancora riuscito a dare una traccia ben definita alla squadra, c’è una mentalità tattica diversa e mancano alcuni uomini chiave, come Vandeputte, che era un punto di riferimento nella passata stagione.”
Una squadra in fase di stallo, ma non in crisi
Nonostante le difficoltà, Barone ha voluto precisare che il Catanzaro non sta attraversando una crisi vera e propria: “È una squadra che sta pareggiando molto, la più pareggiante del campionato. Non si può dire che stia andando male, ma mancano i segnali di crescita. Se non perdi, vuol dire che non stai andando troppo male, ma se non vinci, non stai andando troppo bene.” L’analisi del giornalista si concentra sulla necessità di trovare quel salto di qualità che permetta alla squadra di esprimere il suo pieno potenziale.
Tempo e pazienza per Fabio Caserta
Rispondendo ai dubbi dei tifosi sulla possibilità di un esonero per Caserta, Barone ha invitato alla pazienza: “Non credo che a Catanzaro ci siano ancora i presupposti per una decisione drastica. A mio avviso, ci vuole ancora un pizzico di pazienza, perché il cambio tecnico da Vivarini a Caserta è un pedaggio che il Catanzaro deve ancora pagare. L’allenatore merita ancora tempo per far crescere la squadra, soprattutto considerando che si tratta di un progetto a lungo termine.”
Barone ha anche ricordato l’esempio della Cremonese, che ha recentemente esonerato Giovanni Stroppa dopo un inizio difficile nonostante una campagna acquisti ambiziosa: “A volte, esonerare in modo frettoloso non porta ai risultati sperati. Lo abbiamo visto con il Bari la scorsa stagione, quando l’esonero di Mignani si è rivelato controproducente. A Catanzaro, il cambio tecnico richiede più tempo e fiducia.”
La necessità di valorizzare Iemmello
Nel corso dell’intervista, Barone ha toccato anche il tema dell’integrazione di alcuni giocatori chiave, come Pietro Iemmello, che non ha ancora trovato la giusta sintonia con la nuova impostazione tattica: “È chiaro che Iemmello deve essere messo nelle condizioni di rendere al massimo, e Caserta sta ancora cercando di capirsi con lui. Mancano i gol del centravanti, che sono stati fondamentali nelle stagioni precedenti, ma con il tempo, il tecnico potrebbe riuscire a trovare la chiave giusta.”
Il Catanzaro di Caserta è ancora un cantiere aperto
La riflessione di Daniele Barone offre una visione equilibrata su un Catanzaro che si trova a metà strada tra la continuità con il passato e la necessità di trovare una nuova identità. I tifosi, pur desiderosi di risultati immediati, potrebbero trarre beneficio da un approccio più paziente, dando al tecnico il tempo necessario per costruire una squadra competitiva. Solo il tempo dirà se il Catanzaro riuscirà a trovare la strada giusta per replicare i successi del recente passato.
Puoi rivedere la puntata completa di “Passione Catanzaro” su Facebook e YouTube.