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lunedì 18 Agosto 2025

Da oggetto misterioso a uomo mercato: la parabola di Salines. A Catanzaro zero minuti nel 2020, ora lo vuole il Monza

Il calciomercato è fatto di intuizioni, di scommesse e, talvolta, di rimpianti. È un universo di “sliding doors”, di porte che si chiudono e portoni che si aprono, capaci di cambiare il destino di un giocatore. La storia di Emmanuele Salines, difensore classe 2000, è uno degli esempi più lampanti. Oggi il suo è uno dei nomi più caldi tra gli svincolati di lusso, un pezzo pregiato conteso da club ambiziosi di Serie B e Serie C, con il Monza che ha già manifestato il suo interesse. Un difensore con un incredibile vizio del gol, reduce da due stagioni da leader a Foggia. Eppure, ai tifosi giallorossi più attenti, il suo nome evoca un passato diverso: quello di un passaggio fugace e quasi invisibile a Catanzaro, un’avventura chiusa con un dato tanto incredibile quanto amaro: zero minuti giocati.

Il percorso in giallorosso: un passaggio da separato in casa

Bisogna riavvolgere il nastro all’estate del 2020. Il Catanzaro, guidato in panchina da mister Antonio Calabro e sul mercato dal direttore sportivo Massimo Cerri, acquista questo giovane difensore classe 2000 per rinforzare il proprio pacchetto arretrato. Salines arriva in giallorosso come uno dei tanti giovani di prospettiva, ma la sua esperienza in Calabria non decollerà mai. Fino a gennaio, quando lascia i Tre Colli per la Serie D, non riuscirà a collezionare neanche una presenza ufficiale, rimanendo ai margini del progetto tecnico. Un oggetto misterioso, un nome sulla lista dei convocati che i tifosi non hanno mai avuto modo di vedere all’opera e di giudicare. Un capitolo della sua carriera e della storia recente del club che si è chiuso senza mai essersi veramente aperto, lasciando dietro di sé solo un nome su un tabellino mai compilato.

Salines, la rinascita a Foggia: da difensore a bomber, con la fascia da capitano

Lasciata Catanzaro, la carriera di Emmanuele Salines prende una piega completamente diversa, quasi a voler dimostrare con i fatti il proprio valore. È a Foggia che il difensore trova la sua dimensione e vive una vera e propria esplosione. In due stagioni con la maglia dei “satanelli” nel girone C di Serie C, diventa un pilastro insostituibile della squadra. I numeri sono impressionanti e raccontano di una crescita esponenziale: 70 presenze totali, condite da un bottino di 10 gol e 4 assist. Un rendimento da centrocampista offensivo per un giocatore che, grazie alla sua straordinaria duttilità, si è imposto sia come difensore centrale che come terzino.

Ma a Foggia, Salines non è cresciuto solo tecnicamente. È diventato un leader, un punto di riferimento per lo spogliatoio, tanto da meritarsi la fascia di capitano. Un ruolo onorato con grande professionalità, come dimostra la sua scelta dello scorso gennaio, quando rifiutò il trasferimento al Monopoli per restare in Puglia e lottare fino all’ultimo per conquistare la salvezza con i suoi compagni. Un gesto che ne definisce lo spessore umano e caratteriale.

Svincolato di lusso: la Serie B chiama

Oggi, dopo essersi separato dal Foggia ed essersi affermato come uno dei difensori più affidabili e completi della Serie C, Salines è pronto per il grande salto. Da svincolato, rappresenta una delle occasioni più ghiotte di questo calciomercato. L’interesse non manca: in Serie C, club ambiziosi come il Trapani, definito “disposto a fare follie”, e il Campobasso, dove ritroverebbe il suo ex tecnico Zauri, si sono già fatti avanti. Ma è dalla Serie B che arrivano le sirene più forti. Diverse formazioni hanno messo il suo nome sul taccuino, su tutte il Monza, che già nelle scorse settimane aveva sondato il terreno. La storia di Emmanuele Salines è un monito su quanto sia difficile, nel calcio, dare giudizi affrettati. È la parabola di un giocatore passato da Catanzaro senza lasciare traccia e che oggi, a distanza di pochi anni, è pronto a confrontarsi da protagonista con quella stessa categoria che le Aquile si sono guadagnate con tanto sudore, lasciando nei tifosi un inevitabile e curioso interrogativo: cosa sarebbe successo se…?

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