L’eco della passata stagione, con le sue luci e le sue ombre, si è ormai spento, lasciando spazio a nuovi inizi. Fabio Caserta, tecnico che ha guidato il Catanzaro in un’annata di transizione, ma straordinaria, in Serie B, ha fatto oggi il suo debutto ufficiale nelle vesti di nuovo allenatore del Bari. Dalle sale stampa del club pugliese, le sue prime parole hanno trasmesso un messaggio chiaro di determinazione e di immediata voglia di scendere in campo, segnando così il capitolo successivo di una carriera in continua evoluzione. Un passaggio di consegne che, inevitabilmente, riporta alla mente la sua recente esperienza giallorossa.
“A me piace lavorare sul campo, parlare meno possibile e far parlare gli altri per quello che riusciremo a fare. Ho voglia di iniziare”, ha dichiarato Caserta in conferenza stampa, come riportato da TuttoBari.com. Un approccio pragmatico che ben si sposa con la sua visione del calcio. L’entusiasmo per la nuova avventura è palpabile: “Bari è una piazza bellissima, sono venuto tante volte anche a guardare la partita. È l’essenza del calcio: ricreare l’entusiasmo è l’obiettivo principale”. Un banco di prova stimolante, dunque, in una delle piazze più calde e ambiziose del calcio meridionale.
Visione di Gioco e Determinazione: Il Bari di Caserta
Sul fronte tecnico-tattico, Caserta ha delineato la sua visione per il nuovo Bari, chiarendo le linee guida che intende seguire per costruire una squadra competitiva. La ricerca è orientata verso un profilo ben preciso di calciatore: “Cercheremo calciatori con la stessa voglia che ho avuto io di venire a Bari. Voglio una squadra aggressiva, che non aspetti l’avversario e che cerchi di comandare il gioco sempre”. Parole che tradiscono un desiderio di proattività e intensità, caratteristiche che hanno spesso contraddistinto le sue formazioni.
Dal punto di vista del modulo, il tecnico ha annunciato un cambiamento rispetto al passato, aprendo a nuove soluzioni tattiche per i biancorossi. “Fare una costruzione a quattro difensori è diverso dal farla con tre. Noi stiamo cercando di costruire una squadra col 4-3-3 o 4-2-3-1“, ha specificato, lasciando intendere una chiara virata verso un assetto più offensivo e votato al possesso palla e alla verticalizzazione. Inevitabile un passaggio sul tema del budget, ma su questo punto Caserta ha minimizzato l’importanza dei numeri: “Per me è relativo. Società l’anno scorso con un budget ridotto hanno fatto campionati importanti. L’entusiasmo lo possiamo portare per quello che faremo sul campo: con calciatori che lottano. I risultati portano tutto, dobbiamo cercare di riportare questo”. Un messaggio chiaro: la determinazione e il sacrificio valgono più delle cifre.
L’addio ai giallorossi e il nuovo inizio in biancorosso
Il passaggio da Catanzaro a Bari è stato al centro delle domande, e Fabio Caserta ha fatto chiarezza sulle motivazioni che hanno portato alla fine della sua esperienza con i giallorossi. Una separazione che non nasconde rancori, ma che si spiega con una fisiologica divergenza di vedute sul futuro: “Ci siamo guardati, ci siamo seduti, abbiamo parlato degli obiettivi futuri e c’era qualcosa che non andava nella stessa direzione”. Una spiegazione concisa, che sottolinea una valutazione comune sulla compatibilità dei rispettivi percorsi.
Poco dopo l’ufficialità dell’addio ai colori giallorossi, è arrivata la chiamata del direttore sportivo del Bari, cambiando rapidamente il corso degli eventi e offrendo al tecnico una nuova, stimolante sfida. “Terminato il rapporto col Catanzaro, ho ricevuto la telefonata del direttore. È una sfida importantissima, bella, in una piazza storica”, ha commentato Caserta, evidenziando la facilità e la rapidità con cui si è concretizzata la trattativa: “C’è grande entusiasmo, la scelta di Bari è stata facile, la trattativa è durata pochissimo”. Un nuovo inizio, dunque, per Fabio Caserta, che si tuffa nella realtà barese con rinnovato slancio e una chiara visione, mentre il Catanzaro prosegue il suo cammino con Alberto Aquilani al timone.