Diego Foresti, direttore generale dell’US Catanzaro, ha espresso la sua visione del sorprendente percorso della squadra giallorossa in Serie B durante un’intervista in diretta su Radio Ciak, all’interno del programma “Ciak & Goal”. Foresti ha affrontato diversi argomenti, dalla controversa decisione arbitrale al futuro della squadra, regalando agli appassionati un’interessante panoramica sul presente e sul futuro del club.
La rete annullata ad Antonini nel match contro il Como è stata al centro dell’attenzione:
“Voglio pensare che l’avrebbe annullato anche al Como. Sono un uomo di calcio e voglio continuare ad esserlo. Di Bello ha fatto ciò che gli ha riferito l’assistente. Quello che non mi ha garbato è stato l’assistente che ha alzato immediatamente la bandierina, quando neanche al Var si è capito bene. Per le regole del calcio lui avrebbe dovuto lasciar correre, invece non lo ha fatto, e viste le immagini non chiare del Var si è confermata la decisione del campo”.
Parlando delle ambizioni del Catanzaro:
“Il nostro campionato lo abbiamo già vinto. Noi siamo partiti per salvarci e consolidare questa splendida categoria che dopo tanti anni siamo riusciti a conquistare a suon di record. Adesso dobbiamo andare avanti a divertirci, anche domenica i ragazzi hanno fatto una grande partita. Voglio pensare che la fortuna che abbiamo avuto a Parma l’abbiamo pagata sabato. Per noi non cambia nulla, anzi, abbiamo dimostrato di poter tener testa ad una grande avversaria”.
Foresti ha elogiato il talento di Vandeputte:
“Jari per me è un fratello minore… Non posso dire figlio perchè non mi sento così vecchio (ride, ndr). L’ho portato io a Viterbo dal Belgio nel 2016 quindi di strada insieme ne abbiamo fatta tanta. L’anno scorso quando abbiamo vinto ce lo siamo detti… Jari è cresciuto tantissimo, sta facendo molto bene. Sta facendo un campionato di Serie B al di sopra delle aspettative per chi non lo conosceva, ma per noi è una conferma. Siamo contenti di aver fatto il passo di averlo a titolo definitivo lo scorso anno. Per lui c’era la coda ma ha voluto fortemente il Catanzaro”.
Ha anche riconosciuto il valore dei giovani talenti reclutati dal direttore sportivo Magalini:
“Di calciatori in questa Serie B ne abbiamo visti veramente tanti. Penso che in questo momento siano gli altri a guardare i nostri. I giovani che ha portato il ds Magalini, con l’aiuto del mister che li ha inseriti piano piano nel suo scacchiere, stiano facendo la differenza, vedi Veroli, D’Andrea, Ambrosino e Pompetti (che è di proprietà). Siamo contenti che chi pensava non fossero in grado di competere in questa categoria sia stato smentito”.
In merito alle prospettive future del Catanzaro, Foresti ha enfatizzato l’importanza della gestione oculata della crescita del club:
“Nel percorso di crescita è giusto dire ciò che pensavamo, pensiamo e penseremo. Ciò che pensavamo è che l’esordio in Serie B sarebbe stato difficile soprattutto nei primi mesi. Siamo stati brevi a gestirlo bene e questi sono i risultati. Fare il doppio salto non è mai facile per nessuno, ma adesso ci troviamo lì e l’appettito vien mangiando. Non rinunceremo sicuramente a fare il salto di categoria se dovessimo meritarlo. Parlando da dirigente e da gestore penso che due-tre anni di consolidamento in questa categoria farebbero bene ad una società che viene dalla C. Se salti questa programmazione e bruci le tappe devi essere bravo a gestire le situazioni nella categoria superiore. Dalla C alla B è stato un salto importante, ma quello dalla B alla A sarebbe importantissimo. Dobbiamo gestire l’entusiasmo di questa gente, che dopo anni sta sognando, e sognare non costa nulla. Siamo arbitri del nostro destino, le squadre davanti a noi verranno al Ceravolo e gli daremo fastidio fino alla fine. Se saranno rose fioriranno, e se fioriranno sarà una grande festa”.
Sul “miracolo” Catanzaro e sulla possibilità di integrare nuovi elementi:
“Parlare di migliorare questa squadra è prematuro. Ora stiamo pensando solo ed esclusivamente a concludere benissimo un percorso eccezionale. Sarebbe veramente un peccato buttar via punti adesso. Fare i playoff per la Serie A a Catanzaro e giocare in casa uno scontro diretto penso che sia già un regalo per la città e per tutti i tifosi. Penso che chiunque venga a giocare al Ceravolo debba aver paura dell’ambiente che c’è. Un pensiero sul futuro possiamo farlo perchè abbiamo diversi giocatori in prestito e alcuni di una certa età, ma penso che sia una cosa normale e che facciano tutte le società”.
Foresti ha guardato avanti alla prossima partita contro il Modena:
“Sicuramente andremo a fare la nostra partita. Il mister come sempre vorrà vincerla e sono convinto che la squadra farà una grande gara. L’andata è rimasta nella mente di tutti noi, perchè prima di prendere gol al 96′ avevamo preso una traversa e su quell’azione segnarono. Questo è un motivo in più per andare là e portare a casa quei punti che abbiamo perso all’andata”.
Ha anche commentato la cessione di Katseris:
“Panos sta giocando in Serie A francese, quindi sappiamo di aver venduto un ottimo calciatore che è cresciuto nell’ultimo anno e mezzo a Catanzaro. Non dimentichiamoci che in quel ruolo sta giocando un certo Situm che dal punto di vista delle prestazioni è uno dei più forti che abbiamo. Non siamo sicuramente rimasti scoperti, anzi, Katseris sfruttò proprio l’infortunio di Situm e le occasioni che gli ha concesso il mister. Abbiamo fatto felici tutti, sia lui che noi, vista l’importante plusvalenza creata dalla società”.
Foto: US Catanzaro 1929