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sabato 15 Marzo 2025

Frosinone-Catanzaro: Alla ricerca di una ulteriore prova di maturità su un campo difficilissimo. L’analisi tecnico-tattica di Lello Talarico

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Il Catanzaro, oggi pomeriggio allo Stadio Benito Stirpe, si appresta a giocare contro un avversario motivatissimo e con esigenze di classifica impellenti. Il Frosinone è al momento e senza alcun dubbio, una delle maggiori delusioni della cadetteria.

Partito con grandi ambizioni e con alla guida l’ex tecnico giallorosso Vivarini, poi esonerato a causa di un ruolino di marcia assai deficitario, si trova adesso nella condizione di doversi giocare una salvezza per niente facile da ottenere. Occupa la penultima posizione con soli 21 punti ed affronta un Catanzaro forte di ben 35 punti e attualmente quinto in classifica, a sole due lunghezze dalla quotatissima Cremonese che è quarta.

Se abbiamo descritto l’importanza che riveste il match per il Frosinone, non possiamo certo negare che per la squadra giallorossa, al cui seguito ci saranno per l’ennesima volta in sold out più di mille tifosi ufficiali nel settore ospiti (se ne ipotizzano ulteriori mille, non residenti in Calabria, sparpagliati nelle tribune), sarà l’occasione più probante delle ultime sfide disputate.

Il Frosinone si appresta ad affrontarla con l’inserimento potenziale di alcuni acquisti importanti, soprattutto in difesa e ci riferiamo all’ex giallorosso Gianluca Di Chiara. È comunque privo di due rocciosi e temibili centrali come Bettella e Biraschi. Il Catanzaro lo farà dovendo rinunciare alla presenza importante, per fisicità e capacità nel gioco aereo, del centrale Matias Antonini, affidandosi comunque a tre grandi interpreti del reparto difensivo: l’ex ed intramontabile frusinate Brighenti, Scognamillo autore di un grande campionato e Federico Bonini che si sta imponendo alla grande, anche a suon di gol, assist e grandi prestazioni difensive.

Non saranno della partita, come purtroppo spesso accaduto in questa stagione, anche gli esterni offensivi Compagnon e Buso. Il Frosinone, abbandonato il 4 2 3 1 iniziale con cui Vivarini aveva cercato una quadra mai nella realtà trovata, da oltre due mesi si affida ad un 3 5 2 modulabile in 4 4 2, che gli ha consentito di impattare diverse partite, senza però mai convincere più di tanto. Con il subentrante allenatore Greco sembra ormai una squadra calata solo nella lotta per la salvezza, non dando mai la sensazione di poter risalire posizioni più importanti di classifica.

Ha calciatori molto fisici e di gamba in alcune zone del campo, in primis il nostro ex Ambrosino che comunque conferma anche in terra ciociara di non essere un goleador. Altro calciatore di gamba è sicuramente Koutsoupias che nel mercato di gennaio è approdato a Frosinone facendo il percorso inverso proprio da Catanzaro. Calciatore molto promettente che però mal sopportava di essere considerato la prima alternativa alle TRE P, titolarissimi del forte centrocampo giallorosso. Questi sono gli ex in casa frusinate, cui si aggiunge il forte centrale Monterisi, passato velocemente da Catanzaro e subito ceduto alla Fidelis Andria.

In casa giallorossa abbiamo il bomber Iemmello che a Frosinone, anche a causa di problemi fisici contingenti, non lasciò una grande impronta. Rileviamo oltre al capitano ed al già citato Brighenti, altri due ex gialloazzurri nella compagine giallorossa: il portiere Pigliacelli e l’attaccante La Mantia, entrambi romani di nascita. Anche il Catanzaro, abbandonato da tempo e con saggezza l’iniziale 4 2 3 1, dalla trasferta di Bari in poi opera stabilmente un 3 5 2 modulabile in 5 3 2 e 4 4 2 nel corso delle partite stesse. Questo assetto solido, cangiante e dinamico, con il contributo decisivo di difesa (Bonini ne è l’ equilibratore tattico principe) e dei tre centrocampisti, coadiuvati anche dai quinti (seppur adattati causa infortuni vari) che si sono alternati, ha fruttato ai giallorossi un cammino fin qui davvero importante. Ora con la possibilità di schierare sulle fasce opposte il nuovo grande acquisto Quagliata ed il rientrante Situm, calciatore fondamentale assente a lungo nel girone d’andata, Caserta potrebbe davvero innestare una ulteriore marcia al cammino già notevole della sua squadra.

Il Frosinone potrebbe schierarsi con il seguente undici: Cerofolini; Oyono, Monterisi, Di Chiara (Bracaglia); Kone’, Koutsoupias, Bohinen (Darboe), Partipilo e Kvernadze (Ambrosino); di punta il rientrante e fortissimo non solo fisicamente Pecorino, o l’ex cremonese di scuola Milan Tsadjout. Come si può tranquillamente evincere, trattasi di squadra potenzialmente molto forte seppur molto attardata in classifica.

Il Catanzaro dovrebbe rispondere più o meno a specchio con il seguente schieramento: Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Situm (Cassandro), Pontisso, Petriccione, Pompetti (in alternativa Pagano o Coulibaly) e Quagliata; in attacco, accanto all’ imprescindibile Zar Iemmello, uno tra La Mantia, Biasci e Pittarello. L’ora è quasi giunta, andiamo a sfatare anche il tabù Frosinone in trasferta, anche perché è la prima volta che si gioca allo Stirpe. Lasciamoci alle spalle la tradizione negativa che c’era al vecchio Matusa (mai nome fu così appropriato) e guardiamo con ottimismo al conseguimento di un risultato positivo.

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