Il calcio, si sa, è fatto di gol, promozioni e classifiche. Ma anche — e forse soprattutto — di radici emotive, di legami che vanno oltre le maglie indossate. E a ricordarcelo è stato, con estrema semplicità, il papà di Andrea Fulignati, portiere promosso in Serie A con la Cremonese, in un’intervista a una tv spezzina che ha toccato profondamente anche i cuori giallorossi.
Fulignati, due anni a Catanzaro, “dove ci è rimasto il cuore”
Nel raccontare la gioia per il traguardo raggiunto con la squadra grigiorossa, il padre del portiere ha voluto rivolgere un pensiero speciale proprio al Catanzaro, club in cui Andrea ha militato per due stagioni intense, diventando ben più di un semplice numero uno tra i pali: «Dopo due anni a Catanzaro, dove ci è rimasto il cuore e dove ci siamo veramente divertiti, quest’anno si è lasciato Catanzaro anche a malincuore, però alla fine siamo stati ripagati».
Parole cariche di affetto e riconoscenza, che raccontano meglio di qualsiasi tabellino il rapporto profondo tra la famiglia Fulignati e la città dei Tre Colli. Un rapporto nato nella stagione 2022/23, culminata con la promozione storica in Serie B, e coltivato nella 2023/24, nonostante il trasferimento avvenuto nell’estate scorsa.
Un addio sofferto, una nuova sfida vinta
Fulignati l’estate scorsa ha scelto di accettare la sfida Cremonese. Un passaggio di testimone naturale, forse inevitabile, ma vissuto con un misto di entusiasmo per la nuova avventura e malinconia per ciò che si lasciava alle spalle. Lo ha confermato, implicitamente, proprio il padre, lasciando intendere che la separazione sia stata tutt’altro che semplice: “si è lasciato Catanzaro anche a malincuore…”.
Una frase che contiene tutto il peso umano di un addio, mitigato solo da quanto di bello e positivo si è vissuto nella nuova realtà. La promozione in A con la Cremonese è stata il giusto premio per un portiere che ha saputo mettersi in discussione e rilanciarsi ai massimi livelli, ma che, nel cuore, porta ancora il giallorosso impresso come un tatuaggio invisibile.
Una storia che parla di Catanzaro, anche da lontano
Nel calcio odierno, fatto spesso di contratti brevi e maglie che cambiano in fretta, le parole del signor Fulignati restituiscono valore all’appartenenza, alla dimensione affettiva del professionismo. Catanzaro è stata per Andrea un luogo di crescita, di rinascita e di affermazione. E lo è ancora oggi, nei ricordi, nei messaggi dei tifosi, nella gratitudine che riaffiora nei momenti più belli.
Chi ha vissuto quelle stagioni al “Ceravolo” sa bene quanto Fulignati abbia inciso, tra parate decisive, leadership silenziosa e un rapporto viscerale con la curva. Un rapporto che resiste anche se le strade si dividono, e che oggi trova un’ulteriore conferma nelle parole di un padre che non dimentica.
Nel turbinio del calciomercato e delle narrazioni da copertina, fa bene tornare a parlare di valori, di esperienze che lasciano il segno. Andrea Fulignati ha scritto pagine importanti della recente storia del Catanzaro, ma è altrettanto vero che Catanzaro ha scritto una pagina indelebile nella sua carriera e nella sua vita.
E oggi, anche da Cremona, quella gratitudine torna a galla. Come a dire che non si dimentica ciò che ti ha fatto sentire a casa.