Nell’edizione odierna della Gazzetta del Sud, una parola ha catturato l’essenza del Catanzaro degli ultimi due mesi: “Fame”. Questa definizione, attribuita da Sounas, è emblematica della mentalità che permea la squadra giallorossa. L’ottava vittoria esterna a Modena è un traguardo che segna una stagione avvincente e promettente.
La fame di vittoria si riflette in ogni aspetto del club: dai calciatori ai tifosi, dall’allenatore ai dirigenti e alla proprietà. Tutti sono determinati a divertirsi ancora e a perseguire l’obiettivo di strappare il quarto posto alla Cremonese. I grigioronno sono sopra di quattro punti, in un confronto che promette di far tremare il “Ceravolo” sabato prossimo.
L’allenatore Vivarini, tra i rammarichi per la sconfitta con il Como, aveva espresso il desiderio di dare gioia piena allo stadio soldout. La fame di vittoria, tuttavia, va oltre la mera motivazione: è la spinta principale di questo viaggio verso il successo. Ciò e combinato con l’organizzazione collettiva e le qualità individuali dei giocatori.
Un esempio lampante di questa fame è rappresentato da Sounas, che nonostante abbia perso il posto da titolare nel girone di ritorno, dimostra ancora una volta la sua importanza contribuendo significativamente alla squadra. Anche altri veterani, come Fulignati, Biasci e Pontisso, continuano a dare il massimo, stimolati dalla possibilità di giocare i playoff per la Serie A.
Nello spogliatoio, nessuno ha mollato dopo la salvezza garantita: la squadra è determinata a dare fastidio a tutte le big del campionato e a giocare un ruolo da protagonista nei playoff. La Cremonese può essere considerata un tipo di cibo gourmet, ma il Catanzaro dimostra di essere pronto a sfidare anche i migliori.
La fame di successo è palpabile e giusta per provarci. Il Catanzaro si prepara a servire un altro piatto stellato nella sua avventura verso il vertice della Serie B, alimentato dalla passione, dalla determinazione e dalla fame di vittoria.
Foto: US Catanzaro 1929