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sabato 5 Ottobre 2024

Giustizia per Denis Bergamini: 16 anni di carcere all’ex fidanzata Isabella Internò

Dopo 34 anni dalla morte del calciatore del Cosenza, la Corte d’Assise di Cosenza ha emesso la sentenza contro Isabella Internò, dichiarata colpevole di omicidio in concorso

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Denis Bergamini, ex calciatore del Cosenza, è stato ucciso. È questa la conclusione a cui è giunta la Corte d’Assise di Cosenza che, dopo 34 anni dai fatti, ha condannato a 16 anni di carcere l’ex fidanzata Isabella Internò, ritenuta la mandante dell’omicidio del giovane in concorso con altri individui ancora ignoti. Il processo, basato su indizi ma arricchito da prove scientifiche, ha portato a una nuova verità giudiziaria su quel tragico giorno del 18 novembre 1989. La pubblica accusa aveva chiesto 23 anni di reclusione, ma la Corte ha optato per una pena inferiore.

La condanna di Isabella Internò

Nel suo verdetto, la Corte d’Assise di Cosenza ha stabilito che Isabella Internò non solo fosse coinvolta nella morte di Denis Bergamini, ma che abbia orchestrato una trappola per l’ex compagno. Il giovane calciatore, che aveva interrotto la relazione con Internò, è stato attirato in un incontro con l’illusione di risolvere le problematiche tra i due, ma quell’appuntamento si rivelò fatale. Internò è stata condannata per omicidio in concorso con ignoti e si è sempre difesa dichiarandosi innocente. Anche il giorno della sentenza, Internò ha ribadito: «Non ho commesso nulla, Dio è l’unico testimone che non ho».

Isabella Internò, pur essendo stata condannata in primo grado, rimarrà in libertà fino alla sentenza definitiva.

Denis Bergamini: Scartata la tesi del suicidio

L’ipotesi iniziale che vedeva la morte di Bergamini come un suicidio è stata rigettata durante il processo. Internò, infatti, aveva raccontato che Denis si sarebbe gettato sotto un camion lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico dopo una vivace discussione. Tuttavia, la Corte d’Assise ha accolto le conclusioni dei periti dell’accusa che sostengono che il calciatore sia morto per asfissia da compressione, probabilmente soffocato con una sciarpa o una busta di plastica, prima di essere adagiato sull’asfalto. Il racconto di Internò non ha convinto i giudici, che dopo tre anni di dibattimentohanno deciso per la colpevolezza della donna.

La verità giudiziaria 34 anni dopo

Dopo quasi 35 anni, il caso di Denis Bergamini ha trovato una nuova verità giudiziaria. Il giovane calciatore non si è tolto la vita, ma è stato vittima di un omicidio premeditato. Bergamini lasciò il ritiro del Cosenza per incontrare Isabella Internò, con la quale aveva già chiuso ogni rapporto. L’incontro, secondo i giudici, era una trappola pianificata da Internò, la quale approfittò dell’occasione per mettere in pratica il suo piano. Le dinamiche precise dell’omicidio rimangono però parzialmente oscure, soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento di eventuali complici, che rimangono al momento ignoti.

Il commento della famiglia di Denis Bergamini

La famiglia di Denis Bergamini, che da decenni cerca giustizia per il figlio, ha accolto la sentenza con grande emozione. In particolare, la sorella di Denis, Donata Bergamini, ha dichiarato: «Adesso mio fratello può finalmente volare. Dedico questa sentenza ai tifosi del Cosenza calcio e alla città tutta, a mio padre che non c’è più, a mia madre e ai miei figli che hanno sempre sperato nella giustizia». Anche se la condanna è di 16 anni e non di 23 come richiesto dall’accusa, la famiglia ha espresso soddisfazione per il riconoscimento che Denis è stato ucciso.

L’inchiesta e le indagini

Le nuove prove scientifiche sono state fondamentali per arrivare alla condanna. Secondo i periti dell’accusa, Bergamini sarebbe stato soffocato e poi posizionato sull’asfalto, smentendo la versione del suicidio. L’avvocato della difesa ha cercato di ribaltare questa ricostruzione, chiedendo l’assoluzione della sua assistita, ma la Corte d’Assise ha dato ragione all’accusa. La vicenda resta però aperta, poiché molti degli esecutori materiali del delitto non sono stati identificati.

I tifosi e gli ex compagni di squadra di Denis Bergamini

La giornata del verdetto è stata accompagnata da manifestazioni di sostegno alla famiglia Bergamini. Fuori dal tribunale, i tifosi del Cosenza hanno esposto striscioni con la scritta «Verità per Denis», un motto che ha accompagnato la battaglia legale della famiglia per oltre tre decenni. Anche alcuni ex compagni di squadra di Denis, come Michele PadovanoLuigi Simoni e Alberto Urban, erano presenti in aula per sostenere la famiglia.

Le motivazioni della sentenza

Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni, ma è chiaro che i giudici hanno ritenuto Isabella Internò colpevole oltre ogni ragionevole dubbio. Anche se le aggravanti della crudeltà e dell’uso di sostanze venefiche sono state escluse, la condanna a 16 anni rappresenta un passo importante verso la giustizia per Denis Bergamini.

Il caso Bergamini ha quindi finalmente trovato una nuova verità giudiziaria, anche se rimangono molte domande senza risposta, soprattutto riguardo ai complici che avrebbero aiutato Internò a mettere in atto il suo piano omicida. La famiglia Bergamini può finalmente sperare in un po’ di pace, sapendo che la giustizia ha fatto il suo corso, anche se con grande ritardo.

Alcuni pezzi sono tratti da informazioni del Corriere della Sera

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