In occasione dell’amichevole odierna contro il Catanzaro, l’A.C. Locri 1909 ha lanciato un’iniziativa di solidarietà che coinvolge tutta la comunità sportiva e non solo. La società locrese, nota per il suo impegno sociale e per essere un punto di riferimento nella regione, ha deciso di allestire un “banchetto solidale” nei pressi dello stadio per raccogliere donazioni a favore del piccolo Alfredo, un bambino della comunità che necessita di cure mediche urgenti.
L’iniziativa solidale: aiutare Alfredo
La raccolta fondi, organizzata dalla società e sostenuta dal Presidente Cesare Polifroni, si propone di sostenere le ingenti spese mediche che la famiglia di Alfredo deve affrontare. Ogni contributo, piccolo o grande, può fare la differenza per questo bambino e dare alla sua famiglia la speranza di un futuro migliore. L’obiettivo è quello di coinvolgere non solo i tifosi del Locri e del Catanzaro, ma anche l’intera popolazione calabrese e italiana, facendo leva sulla grande generosità che contraddistingue queste comunità.
Le parole del presidente Polifroni
In una nota ufficiale, il Presidente dell’A.C. Locri 1909, Cesare Polifroni, ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa, invitando tutti a partecipare alla raccolta fondi:
“L’A.C. Locri 1909, da sempre punto di riferimento della nostra amata terra, si fa promotrice di un’iniziativa di grande importanza e sensibilità umana: una raccolta fondi destinata a sostenere le cure mediche del piccolo Alfredo, un bambino della nostra comunità che sta affrontando una battaglia dura e difficile contro una grave malattia.”
La generosità della comunità calabrese
Questa non è la prima volta che la comunità calabrese si dimostra generosa e solidale di fronte a situazioni difficili. Come sottolineato da Polifroni:
“Ci rivolgiamo a tutta la popolazione calabrese, locridea e italiana in generale, affinché si stringa intorno alla famiglia di Alfredo, dimostrando ancora una volta quanto il cuore e la generosità della nostra gente siano ineguagliabili.”
L’amichevole tra Locri e Catanzaro offre un’opportunità non solo per seguire un interessante incontro sportivo, ma anche per dimostrare solidarietà e vicinanza a chi è in difficoltà.
Il piccolo Alfredo e la sua lotta
Alfredo, un bambino della comunità locale, sta affrontando una grave malattia che richiede cure mediche costose e complesse. La sua famiglia sta facendo tutto il possibile per garantire che il piccolo riceva le cure necessarie, ma le spese stanno diventando sempre più difficili da sostenere. È proprio per questo motivo che l’A.C. Locri 1909 ha deciso di scendere in campo con questa iniziativa.
Come partecipare alla raccolta fondi
Durante la partita, sarà possibile fare donazioni spontanee presso il banchetto allestito nei pressi dello stadio. Ogni contributo, anche il più piccolo, sarà fondamentale per aiutare Alfredo e la sua famiglia in questo difficile percorso. La speranza è che l’iniziativa possa raccogliere una somma sufficiente per coprire una parte delle spese mediche e dare ad Alfredo una possibilità di guarigione.
“Il piccolo Alfredo ha bisogno di tutti noi. Ogni contributo, piccolo o grande che sia, può fare la differenza e aiutare questa famiglia a sostenere le ingenti spese necessarie per le cure di cui Alfredo ha urgentemente bisogno.”
L’A.C. Locri 1909 si dimostra ancora una volta una realtà non solo sportiva, ma anche sociale, impegnata nel supportare chi è in difficoltà. In questo momento, l’intera comunità è chiamata a unirsi e a dare un segnale di speranza a Alfredo e alla sua famiglia.
“Siamo convinti che la comunità risponderà con lo spirito solidale che la caratterizza, dimostrando ancora una volta che insieme possiamo superare qualsiasi ostacolo.”
Per il Locri, questa iniziativa rappresenta anche un segnale di come il calcio possa essere un mezzo per fare del bene e sostenere chi ha bisogno. L’amichevole contro il Catanzaro diventa così un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura della solidarietà.
“Facciamo sentire la nostra vicinanza ad Alfredo e alla sua famiglia, perché insieme siamo più forti.”