Troppi errori si pagano
E’ durato solo quattro giorni l’entusiasmo seguito alla vittoria contro la capolista Ternana. La sconfitta interna di ieri contro la vice capolista Avellino, e il contemporaneo successo del Bari a Castellammare, hanno crudelmente confermato che le reali dimensioni di questo Catanzaro non vanno oltre quelle di essere la quarta/quinta forza del campionato. Un organico, quello giallorosso, che dipende in maniera eccessiva dallo stato di forma di qualche singolo, vedi Carlini, Corapi e Fazio. E infatti, quando anche uno soltanto di questi non è in gran forma, come accaduto contro i biancoverdi irpini specie per Carlini, la squadra perde una grossa percentuale di competitività. Peccato per la gara di ieri, dove si è praticamente regalato un tempo alla squadra avversaria, che ne ha approfittato con saggezza e esperienza e anche, a dirla tutta, con la complicità della terna arbitrale che non ha visto un netto fuorigioco sul gol di Bernardotto. Ma il vero problema, che si trascina praticamente da inizio campionato, è la mancanza di attaccanti di peso. Eppure i nomi quest’anno avrebbero dovuto garantire gol a raffica, visti i rispettivi curriculum, ma evidentemente Evacuo e Curiale, oltre all’ormai ex Di Piazza, sono arrivati a Catanzaro quando la rispettiva carriera era in netta fase calante, vuoi per l’età (Evacuo), vuoi per altri motivi. Troppi davvero, infatti, i gol sbagliati, alcuni davvero in maniera clamorosa, dalle punte di mister Calabro. Cosa potrà ancora dire, allora, questo campionato per la squadra giallorossa? Staremo a vedere. La trasferta di domenica prossima a Teramo darà certamente una risposta attendibile, specie sugli eventuali contraccolpi psicologici che la sconfitta di ieri avrà potuto causare. Il campionato è però ancora lungo, e l’obiettivo miglior piazzamento possibile nella griglia play off, deve rimanere prioritario. Con la speranza che il primo tempo di ieri rimanga solo un lontano ricordo, e con l’auspicio che prima o poi qualcuno ritrovi lo smalto perduto. “Ci vò a punta”, è diventata ormai la frase celebre dei tifosi giallorossi in fase di calcio mercato, e come dar loro torto?