Il Punto

Non temiamo di esagerare nel dire che la data del 1 ottobre 2023 può essere annoverata tra le più belle nella storia del Catanzaro...

Il Catanzaro non era un bluff. Questa l’importantissima conferma arrivata ieri dal San Nicola di Bari. La debacle (intesa come punteggio, non tanto come...

Una domenica molto particolare quella vissuta tre giorni fa al Ceravolo. Era tanta la curiosità di vedere all’opera la nuova versione (firmata Vivarini) del Catanzaro edizione 2021/2022, e l’attesa è stata premiata da una convincente vittoria contro il Foggia di mister Zeman. Ma l’attenzione del pubblico è stata “distratta” dalle brutte notizie riguardanti il gravissimo problema di salute occorso a un funzionario di polizia nel mentre era in servizio ad attendere i trecento tifosi ospiti.

E niente, anche per questa stagione sembra occorra rassegnarsi all’ennesima comparsa da comprimari, mentre si sperava davvero, viste le premesse della vigilia, si potesse invece vivere un torneo da protagonisti. Eppure l’organico messo a disposizione di mister Calabro sembrava davvero essere all’altezza di competere per la promozione diretta, e in qualche occasione lo ha anche dimostrato (vedi le quattro vittorie consecutive), ma evidentemente qualche atleta è stato sopravvalutato, e non sta rendendo certamente per quanto si sperava.

Sosteniamoli! “Su di noi pende una maledizione perenne, non c’è altra spiegazione. Giochiamo, pareggiamo, ribaltiamo l’inerzia della partita e il nostro miglior giocatore fa la...

Sosteniamoli! 1973: su questo freddo numero si basa il momento  attuale vissuto nell’ambiente giallorosso, non tanto a livello di squadra, quanto di tifoseria. E sono...

La pazienza è la virtù dei forti. Questo antico proverbio sembra calzare a pennello per quei tifosi che non si erano lasciati sopraffare dalla foga della contestazione dopo i cinque pareggi consecutivi. Del resto, mister Calabro lo aveva già dimostrato lo scorso anno che ha bisogno di tempo per conoscere al meglio il materiale umano a disposizione, e così sembra essere pure per questa stagione

Avevamo concluso l’ultimo nostro  “punto” affermando che ci sentivamo abbastanza tranquilli in vista della trasferta di Pagani, tranquillità dovuta alla differenza di atteggiamento tra gare in trasferta e gare in casa espresso nelle prime sette partite di campionato. Le prime tre gare lontane dal Ceravolo si erano concluse a dire il vero con un misero risultato ad occhiali, ma la squadra giallorossa aveva sempre tenuto il pallino del gioco, non riuscendo a portare a casa tre punti solo perché non era arrivato il gol.

Ci voleva. Il successo di ieri contro l’Andria al Ceravolo ha fatto tirare, almeno momentaneamente, un sospiro di sollievo all’ambiente giallorosso. Non fossero arrivati i tre punti, staremmo ora a parlare di crisi conclamata e probabilmente di un cambio alla guida tecnica. Per fortuna non è così e la prestazione tutto cuore della squadra (anche se si è ancora lontani da quelle che ci si attendeva viste le premesse della vigilia) consente di guardare al futuro con un minimo di fiducia sulle possibilità di inserimento nella lotta per la vittoria del campionato, perché è questo l’obiettivo stagionale, è bene non dimenticarlo.

E sono cinque. Cinque pari consecutivi, cinque punticini e un misero decimo posto in classifica a ben sei punti dalla capolista Bari. Certo, ancora non è stata persa nessuna partita, ma è una consolazione davvero magra in rapporto alle ambizioni con le quali si era iniziata la stagione

I numeri a volte possono significare tanto, a volte poco. Nel caso del Catanzaro sembrano parlare chiaro. Dopo cinque partite, di cui tre al Ceravolo, i numeri dicono di una sola vittoria e quattro pareggi, ma dicono soprattutto di una maledetta difficoltà a trovare la via della rete, in continuità con lo scorso campionato.

Ancora un nulla di fatto quindi, e sono tre consecutivi, per un Catanzaro che aveva “approcciato” il campionato con ben altre ambizioni. Ma rispetto a quelli contro Picerno e Potenza, il pari di Palermo ha dato qualche conferma in più, specie per l’autorevolezza mostrata da capitan Martinelli e compagni per lunghi tratti della gara, in particolare nei primi 45 minuti, sul campo di una delle concorrenti più accreditate della vigilia.

Tre partite, di cui due casalinghe, hanno finora fruttato appena cinque punti e un quinto posto in classifica a quattro lunghezze dalla vetta. Visto così, l’inizio di campionato del Catanzaro non è certo quello che legittimamente ci si auspicava da parte della società e della tifoseria.

Chi si aspettava una facile vittoria contro il Picerno ci sarà rimasto sicuramente male. Ci si attendeva, in effetti, un Catanzaro arrembante, ma non si era tenuto conto che comunque c’è sempre un avversario con cui dover fare i conti. E quando si incontra, specie in trasferta, una squadra che rinuncia a giocare e bada soltanto a non prenderle, tutto diventa maledettamente più complicato. Certo, la prestazione opaca di qualche calciatore tra i più attesi, ha contribuito alla mancata conquista dei tre punti, pur se le occasioni si sono comunque create (peccato davvero per quella fallita a tu per tu col portiere avversario da Cianci).

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