Peccato, peccato!
Lo 0-3 subito oggi pomeriggio al Ceravolo ad opera della Casertana, ha dell’assurdo. Una gara dominata per un’ora esatta, con tantissime occasioni da rete banalmente sprecate, cambia improvvisamente volto nell’ultima mezz’ora e finisce in gloria per la formazione campana. Eppure, come ha rimarcato mister Calabro in sala stampa, ai calciatori giallorossi non si può certo rimproverare scarso impegno o mancata applicazione tattica. La verità è, quindi, che questa squadra paga ancora una volta gli errori dei singoli, nella fattispecie il clamoroso sbaglio sottoporta di Curiale e poi l’altrettanto clamoroso autogol di Scognamillo.
Dicevamo, tempo fa, che dagli attaccanti ci si doveva attendere davvero molto di più. E invece dopo 23 gare di campionato i vari Curiale, Evacuo, Di Massimo e l’ormai ex Di Piazza “vantano” la miseria di 13 gol in quattro. Ed è proprio questo, a nostro avviso, il vero problema del Catanzaro edizione 2020/21. Che colpa ne ha il mister se Curiale riesce a sbagliare un gol a due metri dalla porta completamente vuota? E lo stesso aveva fatto Evacuo nella gara di andata a Caserta. Manca, da parte di calciatori più che esperti, quella cattiveria sotto rete che gli stessi hanno sfoderato negli anni passati in altre squadre e anche in categorie superiori. Davvero non riusciamo a farcene una ragione, sembra una maledizione.
Intanto, Avellino e Bari consolidano il secondo e il terzo posto, e quindi l’obiettivo per l’immediato rimane la quarta posizione, che in termini di play off qualche vantaggio lo offre, ma mica tanto.
Siamo davvero arrabbiati stavolta. E speriamo che da Palermo arrivi l’immediato riscatto, altrimenti il successivo doppio turno casalingo contro la supercorazzata Ternana e poi contro l’Avellino rischia davvero di perdere il suo significato, e sarebbe un peccato.