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venerdì 19 Dicembre 2025

Jackson al Bayern, la regia è di Kamara: c’è un pezzo di Catanzaro nel super affare

Nel grande risiko del calciomercato internazionale c’è un filo sottile che parte dal Ceravolo e arriva fino ai salotti buoni di Monaco di Baviera. Quel filo ha il nome e il volto di Joe Kamarà, ex calciatore del Catanzaro oggi operatore di mercato di primo piano, protagonista nell’operazione che porta Nicolas Jackson al Bayern Monaco. Una trattativa chiusa con la formula del prestito per 15 milioni con un diritto di riscatto di 80. Cifre che raccontano molto, non solo del profilo dell’attaccante senegalese, ma anche del lavoro di regia e di relazioni intessuto dall’ex giallorosso.

La mano di Kamarà: competenza, contatti, tempi giusti

Chi lo conosce dai tempi calabresi lo ricorda serio, discreto, affidabile. Le stesse qualità che oggi Kamarà porta nei tavoli negoziali dove contano i dettagli: incrociare esigenze tecniche e sostenibilità economica, rispettare scadenze, mediare tra visioni diverse. In questo affare la sua impronta è stata soprattutto metodologica: tenere insieme la necessità del Bayern di aggiungere subito profondità offensiva, l’apertura del Chelsea a una soluzione temporanea e le ambizioni di Jackson di misurarsi ad altissimo livello europeo. Un lavoro “in punta di piedi”, ma decisivo. È la parabola moderna di tanti ex calciatori che trasformano l’esperienza di campo in credibilità manageriale.

Perché Jackson è l’uomo giusto per Kompany

Al Bayern servivano gamba, attacco della profondità e lavoro senza palla. Jackson è un profilo verticale, capace di allungare le difese e di rendere più immediata la transizione offensiva: qualità che si sposano con le idee di Vincent Kompany e con un reparto ridisegnato dalle uscite eccellenti. Il senegalese arriva da Londra dopo un percorso di crescita — investimento importante dal Villarreal, esperienza in Premier League, minutaggio europeo — e porta con sé fisicità, coraggio nell’1v1, predisposizione al pressing. La formula in prestito consente al club tedesco di testarne l’impatto senza rigidità contabili: se la scommessa paga, la via per prolungare il matrimonio è già tracciata.

Una corsa a più corsie (con la Juventus sullo sfondo)

In controluce è rimasta anche la Juventus, che ha sondato scenari alternativi per il reparto avanzato prima di imboccare altre strade. È l’istantanea di una sessione in cui gli equilibri si spostano in poche ore e in cui a fare la differenza è la qualità dell’intermediazione: leggere il momento giusto, alzare il telefono giusto, chiudere al momento giusto. Da qui il peso specifico del lavoro di Kamarà, bravo a tenere i canali aperti e a portare l’operazione su binari coerenti con l’indirizzo strategico del Bayern.

Catanzaro nel cuore, il mondo ai tavoli del mercato

C’è anche un pezzo di orgoglio giallorosso in questo trasferimento. Perché quando una figura passata da Catanzaro lascia il segno su un affare che fa il giro d’Europa, la città del calcio se ne riappropria con naturalezza. È un promemoria semplice: Catanzaro non forma solo calciatori, ma uomini di calcio capaci di stare — e contare — sulla scena globale. Kamarà è uno di questi. Dalla provincia alla prima pagina, senza perdere l’accento e i valori di partenza.

Nel tempo dei super-deal e degli algoritmi, restano decisive le persone. Il trasferimento di Nicolas Jackson al Bayern porta una firma che dalle nostre parti conosciamo bene: Joe Kamarà. Competenza, fiducia, coraggio. E una traccia giallorossa che attraversa l’Europa e arriva fino all’Allianz Arena. Per Catanzaro è una piccola grande soddisfazione: vedere un altro “pezzo di casa” muovere i fili del calcio che conta.

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