Ancora una volta, il popolo giallorosso stupisce l’Italia. La carica dei duemila, che ormai non fa neanche più tanto rumore, da un anno a questa parte ha riportato la tifoseria giallorossa a splendere sia in casa che in trasferta, con presenze sempre massicce, colorate e con grande trasporto da parte di tutti i presenti.
Certo è che Genova non è la trasferta di Bolzano (dove comunque le Aquile l’anno scorso fecero registrare il sold out). Ha un sapore diverso, perché la maggior parte dei tifosi ha sognato per anni di calcare questi campi e questi spalti. E finalmente siamo lì: per il secondo anno consecutivo potremo goderci lo spettacolo che questa città merita di vivere.
Due squadre si trovano a metà classifica, ma entrambe le tifoserie sembrano preoccupate di non dover passare un anno ad inseguire la salvezza. Certo, partiamo da due situazioni diverse: la Sampdoria ha poco da dire in questa categoria e la tifoseria non vuole sentire altro se non che bisogna immediatamente risalire in Serie A. Ma questa è la chiara spiegazione per le tante belle squadre che, senza un reale equilibrio e un ottimo allenatore, in questa Serie B non possono dare nulla per scontato.
Diverso è il discorso per i giallorossi, dove il pareggio arrivato nell’ultima giornata in casa contro il Mantova ha lasciato l’amaro in bocca ai più. Tuttavia, questa squadra è viva, ha carattere ed ha sicuramente voglia di ben figurare al Ferraris. Non saranno della partita La Mantia, Situm ed Antonini, con ogni probabilità, ma mister Caserta avrà a disposizione in più il regista Jacopo Petriccione e i freschi Demba Seck e Buso, che hanno ben figurato nell’ultima giornata: il primo con grandissime falcate e giocate da far impensierire qualsiasi difesa, e il secondo invece con il suo primo gol con le Aquile dopo aver toccato appena un pallone.
Nei blucerchiati, si spera nel ritorno del bomber Coda, magari anche per qualche minuto, mentre sarà out il difensore Romagnoli. Insomma, grande attesa per il big match che andrà in scena sabato alle ore 15 al Ferraris. Tutti uniti verso un unico obiettivo, senza dimenticare mai i campi calcati per tanti anni e lo stadio in cui si disputerà questa partita, per rafforzare questo splendido presente e gettare le basi per il futuro, allontanando inesorabilmente il passato.