Il Lecco è ufficialmente retrocesso in Serie C dopo una stagione tormentata in Serie B, conclusasi con una pesante sconfitta per 4-0 contro il Parma al Tardini. Ciò ha sigillato il destino della squadra lombarda con tre giornate di anticipo sulla fine del campionato.
Una stagione al via con difficoltà per il Lecco
La stagione del Lecco ha avuto un inizio problematico, con la squadra che non ha disputato le prime tre giornate a causa di difficoltà legate all’iscrizione. Una volta risolte le formalità burocratiche, il club ha faticato a trovare il ritmo, accumulando solo 26 punti in 35 partite, frutto di 21 sconfitte, 8 pareggi e 6 vittorie. Con 66 gol subiti, il Lecco ha avuto la peggiore difesa del campionato. I soli 32 gol fatti lo hanno reso invece il secondo peggior attacco.
Instabilità in panchina
La stagione è stata ulteriormente complicata da frequenti cambi di allenatore. Luciano Foschi, che aveva guidato il Lecco alla promozione in Serie B dopo un’assenza di 50 anni, è stato esonerato a ottobre. Emiliano Bonazzoli ha preso il suo posto, ma anche lui è stato sostituito a febbraio da Alfredo Aglietti. Infine, Andrea Malgrati è stato chiamato a traghettare la squadra nell’ultima parte della stagione, ma senza riuscire a invertire la rotta del declino.
Riflessioni sul futuro
La retrocessione del Lecco rappresenta un duro colpo per il club, che ora dovrà affrontare la sfida di ricostruirsi e pianificare il ritorno in Serie B. La frequente alternanza di allenatori ha senza dubbio inciso sulla coesione e stabilità della squadra.
Il ritorno in Serie C è un bivio critico per il Lecco. Sarà essenziale valutare gli errori di questa stagione e costruire su basi più solide. La squadra dovrà trovare la giusta miscela di talento giovane e esperienza per aspirare a un’immediata risalita e a un futuro più promettente.