Quello che sembrava essere un colpo chiuso e definito in ogni dettaglio sta improvvisamente diventando uno dei casi più discussi di questa finestra di calciomercato. Mattia Liberali, talento classe 2007 tra i più promettenti del vivaio rossonero, era atteso a Catanzaro nella giornata di oggi per firmare un contratto quadriennale. Accordo fatto, strette di mano tra dirigenti, contratti redatti: mancava solo la formalità della firma. Invece, all’improvviso, tutto si è bloccato.
Secondo quanto riportato in esclusiva da Nicolò Schira, esperto di calciomercato, a scompaginare le carte sarebbe stato direttamente l’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, che avrebbe preferito virare verso una cessione a titolo definitivo al Torino, sulla base di una cifra compresa tra 800mila e 1 milione di euro con percentuale sulla futura rivendita. Una decisione che stride con quanto costruito nei giorni precedenti dal direttore sportivo granata Igli Tare, che aveva già trovato l’intesa con il Catanzaro dopo una trattativa approfondita e conclusa positivamente con le parti coinvolte.
🚨 Escl. – Il Ceo dell’#ACMilan Giorgio #Furlani preferirebbe cedere Mattia #Liberali al #Torino per €0,8-1M + % sulla futura vendita, anche se il ds Igli #Tare aveva già chiuso la trattativa col #Catanzaro nei giorni scorsi con tanto di strette di mano e contratti redatti (oggi… https://t.co/SgqstjrpmK
— Nicolò Schira (@NicoSchira) August 5, 2025
Il nodo: prospettive e convinzione del calciatore
Ma l’operazione con il Torino presenta diverse incognite. Non solo per il repentino cambio di rotta da parte del Milan, ma soprattutto per le incertezze legate al progetto tecnico previsto per il giovane fantasista. Nei piani del club granata, infatti, non è previsto l’inserimento immediato di Liberali in Prima Squadra, affidata a mister Baroni, bensì un possibile prestito a un club satellite in Serie B. Un’ipotesi che non entusiasma il ragazzo, consapevole che il suo percorso di crescita necessiti ora di fiducia concreta, minuti e centralità.
Ed è proprio in questo contesto che il Catanzaro continua a rappresentare la scelta più logica e allettante, sia dal punto di vista tecnico sia da quello umano. La società giallorossa ha investito tempo, energie e progettualità per accoglierlo in un ambiente che ha dimostrato, con i casi Katseris, Bayeye, Vandeputte e Bonini, di saper valorizzare al meglio i giovani talenti in cerca di affermazione. Inoltre, la presenza di un allenatore come Alberto Aquilani, profondo conoscitore del calcio giovanile italiano e estimatore dichiarato di Liberali, rappresenta una garanzia ulteriore per un ragazzo che ha bisogno di sentirsi parte di un progetto.
La trattativa è in bilico, ma il Catanzaro non si arrende
Nonostante l’improvviso dietrofront, in casa Catanzaro non c’è ancora la parola fine. Il direttore sportivo Ciro Polito non ha abbandonato il dossier e ha già riallacciato i contatti con la dirigenza rossonera, nella speranza che prevalga il buon senso sportivo e si torni sulla linea condivisa e formalizzata nei giorni scorsi. L’interesse del Torino, per quanto economicamente più rilevante, non garantisce oggi a Liberali né spazio né visibilità, e l’incertezza di un ulteriore prestito complica uno scenario già di per sé nebuloso.
È evidente come questa vicenda stia lasciando sgomento e frustrazione nella tifoseria giallorossa, che attendeva con entusiasmo l’arrivo di un talento capace di infiammare la trequarti. La sensazione è quella di una promessa disattesa all’ultimo metro, quando tutto sembrava pronto per l’abbraccio con il “Ceravolo”.
Un’estate che racconta molto del calcio di oggi
Il caso Liberali racconta bene il volto spigoloso del calcio moderno, fatto di contratti firmati ma non depositati, clausole da ridiscutere all’ultimo secondo, dinamiche economiche che spesso prevalgono sulle esigenze tecniche dei calciatori. In un contesto sempre più condizionato da logiche di bilancio e plusvalenze, resta centrale il ruolo delle società che scelgono di investire sui giovani offrendo loro una reale possibilità di crescita. Il Catanzaro ha dimostrato di essere una di queste.
Ora la palla passa al Milan, e al ragazzo. La speranza, per tutto l’ambiente giallorosso, è che si torni al punto da cui si era partiti: un progetto serio, una fiducia dichiarata, un futuro da costruire. In giallorosso.