Catanzaro conquista il primato in Calabria per la qualità della vita ma deve fare i conti con un dato allarmante: è ultima in Italia per indice di litigiosità, secondo la recente indagine pubblicata dal Sole 24 Ore. Un primato negativo che mette in luce una realtà sociale complessa e radicata, con un numero di cause civili iscritte nei tribunali della provincia ben oltre la media nazionale.
Un dato allarmante: Catanzaro maglia nera per l’indice di litigiosità
Secondo il rapporto, l’indice di litigiosità misura il numero di cause civili iscritte ogni 100mila abitanti. A Catanzaro il dato è pari a 5.708,8, contro una media nazionale di 2.128,5. La provincia calabrese si piazza al 107° posto, occupando l’ultima posizione nella classifica nazionale.
Questo dato suggerisce non solo un alto numero di contenziosi, ma anche un sistema giudiziario locale che fatica a contenere e smaltire l’enorme mole di pratiche. La litigiosità civile è infatti spesso legata a controversie tra privati, problematiche lavorative e conflitti amministrativi che, anziché risolversi in via bonaria, sfociano in cause legali.
Perché così tante cause? Le radici del problema
Diversi fattori contribuiscono a questo primato negativo:
• Carenza di mediazione extragiudiziale: soluzioni alternative come la conciliazione spesso vengono ignorate.
• Ereditarietà culturale del contenzioso: nelle regioni meridionali, spesso le controversie tendono a tradursi in scontri giudiziari piuttosto che in accordi stragiudiziali.
• Problemi socio-economici: la fragilità economica e occupazionale della regione può favorire un contesto conflittuale, aggravato dalla difficoltà di trovare soluzioni rapide ed efficaci.
• Lentezza della giustizia: tempi lunghi e procedure complesse disincentivano accordi rapidi, alimentando ulteriormente il numero di contenziosi.
L’impatto sulla comunità: tempi lunghi e fiducia compromessa
L’alto indice di litigiosità ha effetti negativi tangibili sulla società e sull’economia locale. Le famiglie e le imprese si trovano spesso intrappolate in cause lunghe e costose, con ricadute economiche e psicologiche importanti. La lentezza dei processi riduce anche la fiducia nella giustizia, alimentando un senso di sfiducia nelle istituzioni.
Ad aggravare il quadro, c’è la congestione dei tribunali, dove l’enorme mole di contenziosi rallenta l’emissione delle sentenze, bloccando l’iter giudiziario per anni.
Un confronto con la media nazionale
Per comprendere la portata del problema a Catanzaro, è sufficiente confrontare i numeri:
• 5.708,8 cause civili ogni 100mila abitanti a Catanzaro.
• 2.128,5 cause civili la media nazionale.
Questo significa che nella provincia calabrese vengono avviati quasi tre volte più contenziosi rispetto alla media nazionale, un dato che evidenzia una questione strutturale e culturale profonda.
Le possibili soluzioni: mediazione e cultura del dialogo
Invertire questa tendenza richiede interventi mirati:
1. Promozione della mediazione civile: incentivare soluzioni alternative alle dispute giudiziarie, come la conciliazione e l’arbitrato.
2. Snellimento delle procedure: migliorare l’efficienza del sistema giudiziario per ridurre i tempi dei processi.
3. Educazione al dialogo: diffondere una cultura della negoziazione e della risoluzione pacifica dei conflitti, partendo dalle scuole e coinvolgendo enti locali.
Secondo alcuni esperti, un maggiore utilizzo della mediazione obbligatoria per alcune categorie di cause potrebbe già portare a una riduzione significativa delle pratiche iscritte.
Se da un lato Catanzaro si conferma al primo posto in Calabria per qualità della vita, questo primato negativo nell’indice di litigiosità evidenzia una sfida sociale e istituzionale da affrontare con urgenza.
Lavorare per promuovere soluzioni alternative e accelerare il sistema giudiziario sarà cruciale per migliorare il tessuto sociale ed economico della provincia, rafforzando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Un problema che non può essere ignorato: perché una giustizia più rapida e accessibile non è solo un diritto, ma un fattore fondamentale per la crescita del territorio.