Ieri, prima della partita tra Catanzaro e Como, si è svolta una cerimonia significativa presso lo stadio cittadino, noto storicamente come “Militare”, per commemorare il suo centesimo anniversario. L’evento, organizzato dalla sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana e supportato dall’Amministrazione Comunale e dalla dirigenza dell’US Catanzaro, ha visto lo svelamento di una targa commemorativa in prossimità della porta carraia.
La cerimonia
Il Capitano Medico Giovanni Petracca, presidente della sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana, ha ricordato le radici storiche dello stadio, che nel 1924 vide la sua inaugurazione come “Piazza d’armi”, un tempo utilizzata come campo di prigionia durante la guerra. Attraverso il contributo di suo padre e gli studi dello storico Nando Castagna, è stato possibile ricostruire la storia dell’impianto fino alla sua attuale denominazione, “Ceravolo”, dedicata al presidente del club.
Il sindaco Fiorita ha sottolineato l’importanza simbolica dello stadio “Militare” nella storia della città, definendolo un elemento essenziale dell’identità collettiva di Catanzaro. La targa commemorativa servirà da promemoria della lunga e gloriosa storia non solo della squadra di calcio locale, ma dell’intera comunità.
La cerimonia di svelamento della targa è stata seguita da una benedizione officiata da Don Lino Tiriolo e dal coinvolgimento del vicesindaco Iemma. Il presidente dell’US Catanzaro, Floriano Noto, ha enfatizzato il passaggio di consegne simbolico tra il nome “Militare” e “Ceravolo”, evidenziando il legame emotivo che lega la squadra alla propria storia.
Attraverso un dettagliato resoconto storico fornito dallo storico Nando Castagna, è stato possibile rivivere i momenti chiave dello stadio “Militare” nel corso dei suoi cento anni di esistenza. Da “Piazza d’armi” a campo sportivo, il percorso dell’impianto ha segnato molteplici tappe significative nella storia di Catanzaro e del suo calcio.
Lo stadio “Militare”, ora noto come “Ceravolo”, rimane un monumento vivente della storia della città, un luogo di memoria e di passione per gli sportivi locali. La sua commemorazione è stata un momento di celebrazione e di riconoscimento per un pezzo importante del patrimonio culturale di Catanzaro.
Fonte: CatanzaroInforma.it