Giuseppe Magalini, il direttore sportivo del Catanzaro, è intervenuto a Radio Ciak nel corso della trasmissione “Ciak & Goal”, fornendo uno sguardo approfondito sulla situazione attuale del club giallorosso e sulle ambizioni per il futuro. Da quando è arrivato in Calabria nel giugno del 2022, Magalini ha giocato un ruolo fondamentale nel portare il Catanzaro in Serie B, stabilendo record impressionanti lungo il percorso. Ora, mentre la squadra è saldamente piazzata al quinto posto in classifica e si prepara per i playoff, Magalini ha condiviso le sue riflessioni e le sue prospettive.
“A Modena siamo stati contenti a fine partita ma oggi abbiamo ripreso il nostro lavoro”, ha dichiarato Magalini, riflettendo sull’importante vittoria ottenuta sabato scorso. “Questo risultato ci ha consolidato ancora di più in classifica e ci ha dato la certezza di partecipare ai playoff, traguardo di assoluto valore per una neopromossa”.
Riguardo al lavoro svolto e alle prospettive future, Magalini ha sottolineato l’importanza del contributo di tutti: “I meriti vanno suddivisi da tutti. Ognuno cerca di rendere al meglio per far rendere questa ‘macchina’ in modo perfetto. Speravamo di fare un campionato importante, e forse siamo andati ben oltre le aspettative. Cercheremo di essere più fastidiosi possibile ai playoff. Il nostro obiettivo era quello di consolidarci in questa categoria, che è di assoluto livello, e soprattutto di creare un grande appeal e portare sempre più in alto il nome Catanzaro”.
“Il mio contratto scadrà a fine stagione ma non vedo dove possano esserci problemi per proseguire insieme, anzi lo spero”.
Analizzando la cavalcata del ‘suo’ Mantova (circa vent’anni fa) e le analogie con il Catanzaro, Magalini ha sottolineato l’importanza dell’entusiasmo e del sostegno dei tifosi: “Ogni gruppo ha una sua costruzione. Da allora sono passati vent’anni e il calcio è cambiato. Sotto l’aspetto tecnico siamo molto diversi, il Catanzaro è gestito molto bene da un allenatore che fa esprimere un calcio importante. Se vai a vedere, i risultati li vai sempre a cogliere se funziona tutto l’insieme, dai vertici ai profili più bassi. L’entusiasmo qui a Catanzaro è incredibile. Veniamo trascinati dal nostro straordinario pubblico”
Sul quarto posto e sulle ambizioni del Catanzaro nei playoff, Magalini ha espresso ottimismo e determinazione: “Non so neanche a quanti punti siamo dalla quarta, e lo dico per davvero. Questo fa capire quanto siamo spensierati. Utopia? No, noi vogliamo vincere sempre. Fino a ieri guardavo la nona, quindi il quarto posto non l’ho mai guardato. Siamo convinti dei nostri valori e siamo coscienti della possibilità di fare qualcosa di abnorme. Forse siamo gli intrusi in questi playoff…”
Rispondendo a domande sul suo futuro a Catanzaro e su giocatori Jari Vandeputte e Pompetti, Magalini ha dimostrato fiducia nel progetto del club e nella sua capacità di attrarre talenti. Ha inoltre enfatizzato l’importanza del lavoro svolto nel settore giovanile per garantire una crescita sostenibile e duratura: “Per quanto riguarda Jari il primo anno a Vicenza ha fatto benissimo come lo scorso anno a Catanzaro. Ha sofferto il primo anno di B, e qualche dirigente non ha voluto aspettarlo e ha deciso di metterlo sul mercato in maniera totalmente errata. Adesso infatti sta dimostrando il suo valore… Quando sono arrivato a Catanzaro, come paletto avevo messo quello di portare Jari Vandeputte, perchè sono sempre stato convinto che avrebbe potuto farci fare il salto di qualità, sia in C che in B. La fiducia che ponevo in lui era tantissima, e devo ringraziare la proprietà per lo sforzo. Adesso tanti lo attenzionano”.
“Pompetti è un giocatore che conosco da molti anni. E’ la prima stagione vera importante per lui. E’ un giocatore che doveva ancora dare il meglio di sè e abbiamo avuto l’opportunità di prenderlo a titolo definitivo, facendo una grossa operazione da questo punto di vista. Pompetti può aver pagato qualcosa all’inizio ma è un giocatore che illumina in molti frangenti della partita. Sarà un giocatore importante anche per il futuro del Catanzaro”.
“La proprietà sa bene quanto bisogna lavorare. Stiamo lavorando su questo, e lo dimostra anche l’arrivo di Bava. C’è una programmazione mirata da parte della proprietà, anche con la possibilità di costruire un centro sportivo. La programmazione parte da lì e dal sapersi gestire in tutte le latitudini, e credo che il centro sportivo sia una base. Serve tempo, e non tantissimo”.
“In B ci sono tanti giovani interessanti. Uno in particolare che ho seguito la scorsa estate è stato Raimondo della Ternana, che è esploso. Noi abbiamo preso Ambrosino e di certo non abbiamo sbagliato per quello che sta dimostrando. Ci sono ragazzi interessanti in B ma anche in C, noi visioniamo tutti i campionati. State certi che arriveranno giovani importanti anche l’anno prossimo”.
Sul rientro di Ghion e sulla possibilità di vederlo insieme a Petriccione: “Non saprei, questa è una domanda per Vivarini. Il mister conosce bene tutte le situazioni. Sabato ha fatto giocare Pontisso ed è stato uno dei migliori in campo. Noi siamo una squadra che gioca a calcio e non mi stupirei vedere Ghion e Petriccione insieme”.
La Serie A è utopia? “Nessuno ne parla ma tutti ci crediamo. E’ giusto avere una convinzione tra di noi. I playoff sono una situazione nuova per tutti. Si giocherà ogni tre giorni e si dovrà capire in che condizione si arriverà. Noi siamo sereni e convinti che abbiamo il potenziale di affrontare queste squadre importanti. Se non dovesse succedere saremmo stati grandissimi comunque”.
“Abbiamo vinto a Parma, Genova, Modena, Palermo, Cosenza… e lo abbiamo fatto per merito. Abbiamo un allenatore molto bravo e questo ci dà molto lustro per andare su questi campi e fare grandi prestazioni”.
Infine, Magalini ha condiviso il suo entusiasmo per l’esperienza al Sud, sottolineando l’incredibile passione e il calore che caratterizzano la città di Catanzaro: “Tornassi indietro ci verrei prima, qui c’è una passione viscerale. Stiamo facendo anni fantastici e forse è anche facile per questo, il calore ti trascina da tutti i punti di vista”.
Foto: US Catanzaro 1929