Le Aquile dominano gli squali. Prestazione magistrale compiuta dagli uomini di Vivarini che detengono per l’intera gara il pallino del gioco e costruiscono sei nitide occasioni da gol.
Fin dai primi minuti, i giallorossi si dimostrano squadra di ben altra dimensione e relegano il Crotone nei propri venticinque metri. Si susseguono occasioni a ripetizione: tiro da fuori di Vandeputte e parata di Dini, poi tocca a Brighenti sfiorare il gol spizzando il quinto calcio d’angolo (di fila) conquistato dai ragazzi con la casacca bianca, da ultimo è Biasci a mandare di poco alto sulla traversa. Insomma, Catanzaro padrone dello Scida e squadra di casa non pervenuta, ad eccezione di qualche sortita individuale di D’Errico.
Secondo tempo che si apre con la doppia occasione capitata a Vandeputte (una delle quali lesiona letteralmente la traversa di Dini). Un Catanzaro sprecone che, al 54’, viene punito da Mogos, abile a tradurre in gol un pallone recuperato da Chiricò.
Da questo momento in avanti la squadra di casa dimostra all’intera Italia di meritare la seconda posizione in classifica, a meno 14 dalla capolista Catanzaro.
Vivarini aumenta la pressione offensiva, fuori Ghion e Situm, dentro Pontisso e Brignola. Il Catanzaro dell’ultima mezz’ora è, a dir poco, arrembante: triangolazioni, dribbling, possesso palla totale. Il tutto culmina con il gol da fuori area di Verna che conclude al meglio un’azione da scuola del calcio. C’è chi sostiene che, mentre le Aquile mostravano la magnificenza del proprio gioco, sugli spalti dello Scida venissero distribuite penne e taccuini per i tifosi pitagorici che, esterrefatti da cotanto strapotere, si prodigavano nel prendere appunti.
Alla luce di quanto sopra sommariamente descritto, le dichiarazioni post partita del tecnico Zauli – “La mia squadra mi è piaciuta ed avrebbe meritato la vittoria” – appaiono assurde e prive di qualsivoglia fondamento.
Lungi da chi scrive fare della mera propaganda calcistica, il Catanzaro, gara dopo gara, sta legittimando la propria posizione di classifica ed una promozione che, dopo 19 anni di attesa, sta giungendo con un campionato idoneo a permanere per decenni nella storia del calcio nazionale.
Foto: US Catanzaro 1929