La tensione sale alle stelle a Modena a una settimana dalla sfida contro il Catanzaro. La Curva Montagnani ha alzato il tiro della contestazione con uno striscione inequivocabile: “Società e tifosi non meritano una squadra senza ambizioni, fuori i coglioni”. Un messaggio che riflette il momento drammatico della squadra emiliana, precipitata in una crisi di risultati che sta mettendo a rischio gli obiettivi stagionali.
La crisi profonda
I numeri fotografano impietosamente il momento dei canarini: nelle ultime dieci giornate sono arrivate solo due vittorie, contro Mantova in casa e Cittadella in trasferta. Un bottino magro, arricchito da quattro pareggi e altrettante sconfitte che hanno fatto precipitare la squadra in una posizione di classifica sempre più preoccupante. Il vantaggio sulla zona playout si è assottigliato a soli tre punti, con la Sampdoria pronta ad approfittare di ogni passo falso.
La contestazione e il malcontento
La scintilla che ha fatto esplodere la protesta è scoccata dopo la sconfitta contro la Juve Stabia, seconda battuta d’arresto consecutiva dopo il ko con la Salernitana. Gli ultras hanno scelto le ore notturne per manifestare il proprio disappunto, appendendo lo striscione all’ingresso del Braglia. Un gesto forte che testimonia come la pazienza della tifoseria sia ormai agli sgoccioli.
La posizione della società
In questo clima di tensione, emerge un elemento significativo: la contestazione risparmia la famiglia Rivetti, proprietaria del club. I tifosi riconoscono gli sforzi economici della proprietà, che ha investito pesantemente nella struttura societaria e nelle infrastrutture, compreso il nuovo centro sportivo. Le critiche sono indirizzate esclusivamente verso la squadra e lo staff tecnico, ritenuti i principali responsabili del momento negativo.
La voce della dirigenza
Il direttore sportivo Andrea Catellani nei giorni scorsi ha provato a gettare acqua sul fuoco: “Non ci aspettavamo certamente di non vincere le ultime tre partite. È un momento difficile che richiede lucidità e compattezza. La sfida contro il Catanzaro rappresenterà per noi una finale, dobbiamo assolutamente riscattarci davanti al nostro pubblico”.
Verso la sfida con il Catanzaro
La partita in programma sabato 29 marzo alle 15:00 assume così i contorni di un vero e proprio spartiacque stagionale. Il Modena è chiamato a una reazione d’orgoglio per placare il malcontento della piazza e riprendere la marcia verso obiettivi più consoni al proprio blasone. La sosta per le nazionali offre a mister Paolo Mandelli dieci giorni preziosi per preparare una sfida che potrebbe segnare il destino della stagione.
Il paradosso della classifica
La situazione di classifica presenta un curioso paradosso: il Modena si trova ancora teoricamente in corsa per i playoff, distanti cinque punti, ma al tempo stesso deve guardarsi le spalle dalla zona playout. Una condizione di limbo che la tifoseria non è più disposta ad accettare, pretendendo un cambio di rotta immediato e convincente.
L’importanza del fattore campo
Il Braglia dovrà trasformarsi nel dodicesimo uomo in campo, nonostante il clima teso. La storia recente del Modena dimostra come il sostegno del pubblico sia stato spesso decisivo nei momenti cruciali della stagione. La squadra ora è chiamata a ripagare questa fedeltà con una prestazione all’altezza delle aspettative.
La settimana che porta alla sfida con il Catanzaro si preannuncia carica di tensione. Il Modena è a un bivio: dalla risposta che saprà dare sul campo dipenderà non solo il futuro immediato della squadra, ma anche il rapporto con una tifoseria sempre più esigente. Il Braglia attende una risposta convincente, consapevole che non ci sono più margini di errore.
La dirigenza sta già pianificando un confronto con la squadra per analizzare la situazione e trovare soluzioni immediate. L’obiettivo è quello di ricompattare l’ambiente in vista del rush finale di stagione, dove ogni punto potrebbe rivelarsi decisivo per il raggiungimento degli obiettivi.
