Nell’ultimo minuto della sfida tra Catanzaro e Como, l’arbitro Marco Di Bello è stato al centro delle polemiche per una decisione controversa che ha condizionato l’esito della partita e scatenato le proteste dei giocatori giallorossi e dei loro tifosi.
Il destino sembrava sorridere alle aquile con un colpo di testa di Antonini su cross di Fulignati che avrebbe potuto valere il pareggio 2-2. Tuttavia, il guardalinee, il signor Dei Giudici, ha sollevato subito la bandierina per segnalare un presunto fuorigioco, suscitando le proteste dei giocatori del Catanzaro.
Il VAR è intervenuto in mezzo a mille dubbi, ma in modo inspiegabile non ha smentito l’assistente dell’arbitro Di Bello. Il Como, tra i fischi del “Ceravolo”, ha potuto festeggiare, mantenendo così la seconda posizione in classifica e respingendo gli inseguitori, tra cui un sfortunato Catanzaro.
L’episodio ha generato numerose polemiche, poiché tracciare le linee per valutare con precisione la posizione di Antonini e dell’ultimo difensore del Como è risultato pressoché impossibile. Il fuorigioco sembrava essere millimetrico, se non addirittura inesistente, lasciando aperti molti dubbi sulla correttezza della decisione arbitrale.
La sconfitta del Catanzaro è stata amara e ha complicato ulteriormente le sue speranze di promozione diretta in Serie A. Tuttavia, la squadra ha dimostrato carattere e determinazione, mettendo in mostra un gioco di qualità e sfiorando più volte il pareggio, nonostante le decisioni arbitrali controverse.
L’errore di Di Bello si inserisce in un contesto più ampio di critiche nei confronti degli arbitri italiani, che hanno spesso suscitato polemiche per le loro decisioni discutibili e per la gestione approssimativa delle partite.
Analizzando i precedenti di Di Bello, emerge una serie di errori commessi nel corso della sua carriera arbitrale, culminati nell’ultima sospensione di 30 giorni imposta dall’AIA dopo gli errori nell’anticipo Lazio-Milan. L’arbitro è stato protagonista di diverse decisioni contestate, tra cui la mancata concessione di un rigore netto contro la Juventus e una serie di episodi controversi che hanno coinvolto la Lazio.
La moglie dell’arbitro, Carla Faggiano, ha in passato difeso il marito dalle critiche e dalla violenza mediatica e sociale, sottolineando l’importanza di rispettare l’umanità degli arbitri al di là delle loro decisioni sul campo di gioco.
In conclusione, l’errore di Di Bello nella partita tra Catanzaro e Como ha sollevato interrogativi, alimentando il dibattito sul ruolo degli arbitri nel calcio italiano e sull’opportunità di introdurre miglioramenti nel sistema arbitrale per garantire una maggiore trasparenza e giustizia nei confronti delle squadre e dei giocatori.