Tonnellate di rifiuti smaltiti illecitamente in Calabria: tra gli undici indagati nell’inchiesta della Procura di Vibo Valentia c’è anche Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza Calcio, e sua sorella Ortenzia. Per entrambi il GIP ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Lamezia Terme.
L’impianto di Vazzano al centro dell’inchiesta
L’indagine si concentra sull’impianto di recupero Eco Call di Vazzano, nel Vibonese. L’azienda, autorizzata al trattamento di rifiuti organici per la produzione di ammendante compostato misto, secondo l’accusa non rispettava le procedure previste, generando un prodotto che non perdeva la qualifica di rifiuto e conteneva plastiche, vetri e metalli pesanti.
Inquinamento di terreni e aria
Il materiale prodotto, anziché essere compostato correttamente, veniva scaricato illegalmente su terreni agricoli delle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria, provocando un inquinamento irreversibile. Inoltre, l’azienda operava con i capannoni aperti, immettendo nell’atmosfera polveri e emissioni nocive.
Dalle decisioni aziendali ai tecnici: un sistema illecito
L’inchiesta ha coinvolto diverse figure all’interno dell’azienda Eco Call, dai vertici ai tecnici, accusati di aver contribuito a vario titolo al sistema di smaltimento illecito. Tra gli indagati figura anche un dirigente della Regione Calabria.
Un duro colpo per l’ambiente e la salute
L’inchiesta della Procura di Vibo Valentia svela un sistema illecito che ha danneggiato gravemente l’ambiente e la salute pubblica. Il caso Guarascio scuote il mondo del calcio e pone l’attenzione sulla necessità di controlli più rigorosi sulle attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti.
La magistratura farà luce sulla vicenda
Le indagini sono ancora in corso e dovranno accertare le responsabilità di tutti gli coinvolti. La vicenda ha acceso un faro su un problema di grande rilevanza per la Calabria e l’intera Italia, quello della gestione dei rifiuti e della tutela dell’ambiente.
Sottolineiamo che si tratta di presunte responsabilità e che il signor Guarascio è innocente fino a prova contraria.