Nel cuore di un maggio catanzarese che ha riservato più di una sorpresa sul piano culturale, spicca con forza la voce della consigliera comunale Daniela Palaia, che sceglie di tracciare un primo bilancio del mese appena concluso attraverso una nota stampa appassionata, lucida e proiettata al futuro. Al centro delle sue riflessioni, il festival “Nuvola”, manifestazione dedicata al mondo del fumetto, del cosplay e della cultura pop che – alla sua seconda edizione – si è già ritagliata un posto di primo piano nel panorama degli eventi cittadini.

Un mese di cultura trasversale e identitaria
«La sfida culturale lanciata dall’amministrazione ha colto nel segno», afferma Palaia, rivendicando il valore di un cartellone articolato e inclusivo, costruito attorno a più palinsesti e capace di parlare a pubblici differenti. Tra le novità assolute di quest’anno ci sono state le rassegne “Performing” e “Sciò”, capaci di sprigionare la forza del teatro e delle arti contemporanee in spazi aperti e non convenzionali. Ma è su “Nuvola”, l’evento dedicato ai comics, che la consigliera si sofferma in modo particolare: «Un contenitore che ha già un’identità forte e che può diventare un vero brand per Catanzaro».
Nuvola come occasione di rilancio cittadino
Le parole della consigliera non si limitano alla celebrazione dell’iniziativa, ma si spingono verso una visione strategica: «Un evento come Nuvola – scrive – custodisce un’idea che mette insieme cultura, identità, promozione del territorio e partecipazione sociale». È un invito chiaro a guardare oltre la tradizione e ad abbracciare modelli culturali innovativi, capaci di generare impatto economico e sociale tangibile. Palaia sottolinea che attorno al mondo del fumetto, del cosplay e dell’immaginario nerd ruotano migliaia di appassionati, che si muovono e investono tempo e denaro in esperienze e viaggi. «Perché non farlo anche a Catanzaro?», si chiede.
Oltre la critica sterile: serve visione
Palaia non nasconde una stoccata a chi ha sollevato critiche pretestuose e strumentali, definendole “miopi” e frutto di una visione vecchia e ristretta della politica culturale. Il riferimento è a chi ancora fatica a comprendere il valore trasversale di format che parlano ai giovani e generano indotto turistico ed economico. «Non si può vivere solo di sagre o calcio», dice con tono deciso, pur riconoscendo l’importanza anche di quelle realtà. Ma per rilanciare una città serve molto di più: il coraggio di sperimentare, di osare, di creare dal nulla.
Un festival giovane, ma già maturo
“Nuvola” ha alle spalle solo due edizioni, ma ha già saputo portare in città ospiti internazionali, mostre di valore culturale elevato e un pubblico proveniente da tutta Italia. «Pare – rivela Palaia – che siano arrivate anche proposte di collaborazione da parte di festival più consolidati», un segnale che il format sta acquisendo una credibilità non soltanto locale. Il tutto, aggiunge, «con risorse molto inferiori rispetto ad altri eventi del settore, un indice importante della bontà del progetto».
Catanzaro ha tutto per creare un’identità culturale riconoscibile
Il messaggio finale è una vera chiamata all’azione: «Catanzaro ha tutte le potenzialità per creare un proprio brand culturale riconoscibile, e l’amministrazione Fiorita ha iniziato a farlo». In altre parole, c’è ancora molto da costruire, ma le fondamenta sono state poste. Il tempo della sterile rassegnazione sembra alle spalle, e lo spazio per una nuova stagione di protagonismo culturale è finalmente aperto. Perché una città vive anche, e soprattutto, attraverso i sogni e le visioni che è capace di coltivare.