La sconfitta contro il Catanzaro ha gettato ulteriore benzina sul fuoco della crisi del Palermo. Al termine della gara, il coro unanime della tifoseria presente al “Renzo Barbera” ha chiesto un cambiamento immediato, invocando a gran voce l’esonero di Alessio Dionisi. Tuttavia, la società ha scelto la strada della prudenza: Dionisi non sarà esonerato – almeno per il momento – e continuerà a guidare la squadra.
La rabbia della piazza e il silenzio della società
Il pubblico palermitano, ridotto ormai ai minimi stagionali nonostante i dati ufficiali, ha manifestato tutto il suo malcontento. Fischi, contestazioni e un crescente senso di frustrazione hanno accompagnato il triplice fischio. L’ennesima prestazione negativa, caratterizzata da confusione tattica e scarsa determinazione, ha fatto emergere inevitabili interrogativi sul futuro dell’allenatore.
Da viale del Fante, però, nessuna comunicazione ufficiale. La scelta di proseguire il ritiro, iniziato giovedì scorso, lascia intendere che la società ritiene che i problemi principali risiedano all’interno dello spogliatoio, dove sembra mancare un gruppo unito e affiatato. Un segnale chiaro: serve lavorare, non scappare dalle difficoltà.
Dionisi: nessuna intenzione di dimettersi
Interpellato sulla situazione, Alessio Dionisi è apparso fermo nella propria posizione:
“Non mi dimetterò, sono qui per lavorare e risolvere i problemi della squadra. Abbiamo bisogno di tempo e determinazione.”
Parole che, se da un lato riflettono la sua volontà di rimanere al comando, dall’altro lasciano intravedere un clima teso, sia all’interno della squadra che tra tifoseria e staff tecnico.
Perché Dionisi non sarà esonerato subito
La decisione della dirigenza di non sollevare Dionisi dall’incarico non è frutto di esitazioni, ma di una politica aziendale chiara e consolidata. La proprietà, il City Group, ha sempre evitato decisioni affrettate e istintive. Inoltre, a soli sei giorni dalla prossima gara contro il Sassuolo, un cambio tecnico sarebbe complicato e rischioso.
Ma c’è un altro fattore non trascurabile: il gruppo City sta affrontando crisi su più fronti. Il caso più spinoso riguarda il Manchester City, reduce da una sconfitta pesante nel derby e lontano dalla vetta della Premier League. Anche la squadra simbolo della galassia City è alle prese con una fase critica che richiede attenzione e interventi mirati. Questo scenario, inevitabilmente, distrae energie e risorse dai problemi del Palermo.
Una lunga sosta e il mercato in arrivo: il momento della verità
La pausa natalizia sarà un crocevia fondamentale per il futuro del Palermo e del suo tecnico. Il mercato di gennaio potrebbe portare cambiamenti significativi nella rosa, con alcuni giocatori delusi che potrebbero lasciare il club. Allo stesso tempo, la società dovrà decidere se mantenere la fiducia in Dionisi o iniziare un nuovo ciclo tecnico.
Alessio Dionisi è sotto esame, così come lo sono diversi calciatori. La sfida contro il Sassuolo rappresenta l’ultima occasione per invertire la rotta prima della lunga sosta. La dirigenza osserverà attentamente ogni aspetto: prestazione, atteggiamento e reazioni dello spogliatoio.
Un equilibrio fragile
Il Palermo si trova a un bivio. Il mantenimento di Dionisi è una scelta dettata dalla volontà di evitare decisioni avventate, ma non è una garanzia a lungo termine. La tifoseria, sempre più esasperata, vuole risposte immediate, mentre il club cerca di guadagnare tempo per riflettere con lucidità.
La domanda resta sospesa: quanto durerà la fiducia in Dionisi? La risposta, come spesso accade nel calcio, dipenderà dai risultati. La partita contro il Sassuolo sarà un banco di prova decisivo: un’altra sconfitta potrebbe rendere insostenibile la posizione dell’allenatore.
Per ora, però, la società sceglie la stabilità. E a Palermo, il clima resta teso.