E nel giorno di San Valentino, allo Stadio Nicola Ceravolo arriva il Cittadella, squadra ormai emblema del campionato cadetto. Ne rispecchia lo spirito, la continuità nel sovvertire quasi tutti i pronostici e la soprattutto la forza nel saper invertite la rotta quando serve.
Anche quest’ anno, dopo un inizio da incubo, si affida alla guida dell’ex giallorosso Dal Canto e trova, anche grazie ad un recente mercato di riparazione davvero all’altezza (Matino e Capradossi in difesa, il veloce e potente Okwonkwo davanti) risultati positivi a ripetizione, riuscendo a posizionarsi esattamente a metà classifica, con 30 punti.
Da tenere anche in grande considerazione il prolifico Pandolfi in attacco, Amatucci e Casolari a metà campo e il duo D’Alessio/Masciangelo sulle fasce laterali di competenza. Ma al di là dei singoli, è la garra calcistica, la grande convinzione raggiunta grazie ai risultati e l’abitudine a giocare in questo campionato ormai da anni, che deve essere rispettata e contrastata con una prestazione di livello.
La classifica dice incredibilmente che il Catanzaro con 36 punti al quinto posto, ha nel carniere soli sei punti in più del Cittadella che ne ha 30. Se poi però analizziamo più profondamente, il Catanzaro può vantare un più sette di differenza reti, contro un profondo meno 16 dei veneti. Ed allora si capisce bene che le differenze generali sono profonde e che il quinto posto dei giallorossi non è certo casuale, ma stra meritato. La Juve Stabia che ha gli stessi punti del Catanzaro, come differenza reti presenta un mediocre meno 1.
Tornando sul match di stasera, il Catanzaro si appresta ad affrontarlo con il suo ormai collaudato 3 5 2 modulabile, al cospetto del 3 4 2 1, 3 4 3 o addirittura 3 5 2 del Cittadella. Vedremo schierata la formazione che la maggioranza dei tifosi catanzaresi voterebbe? Ossia : Pigliacelli tra i pali; Brighenti, Scognamillo e Bonini centrali (Antonini purtroppo non è disponibile); Situm e Quagliata come quinti; Petriccione, Pompetti e Pontisso in mezzo; Iemmello con Biasci terminali offensivi.
Sarà così? Non esistono segnali certi in tal senso e quindi teniamoci pronti a vedere ancora il bravissimo Cassandro quinto di destra, l’ormai più che affidabile Pagano a fare il Sounas tra centrocampo e trequarti (l’ottimo Pontisso é un po’ stanco) e al fianco di Iemmello ancora una volta l’ex di turno Filippo Pittarello, fresco anche di taglio della folta chioma.
La cabala ha spesso detto nel calcio, che gli ex ci mettono firme decisive nelle contese e quale occasione più ghiotta di questa? Sbloccarsi al Ceravolo davanti ai propri tifosi il giorno di San Valentino, potrebbe far nascere un nuovo amore calcistico e Pittarello per quello che dà in campo lo meriterebbe come nessuno. Ma per i tifosi giallorossi l’amore per Biasci non ha bisogno di nascere, lo è da tempo e non si è mai appassito.
Rammentiamo al mister che la cabala vale anche per Biasci. Quest’anno tre gol e due assist, tutti effettuati in partite in cui ha giocato dall’inizio. Assist con il Sassuolo alla prima giornata, nel secondo tempo per Pontisso. Secondo assist, sempre nella ripresa e ancora per Pontisso con la Carrarese. I gol tutti nei primi tempi: in casa con Carrarese e Brescia, fuori casa a Palermo. Tutte partite poi vinte.
E sempre per la cabala non sfruttata, ricordiamo al mister che è stata già sfidata e non con successo a Cosenza, dove Tommy non trovò spazio nemmeno dalla panchina. L’anno scorso li aveva puniti all’andata da titolare al Ceravolo e al ritorno entrando dalla panchina al Marulla. Raccomandiamo al mister, lo stimiamo ormai e anche con tanto affetto, che perseverare a sfidare la cabala non è vantaggioso.
Quindi Tommy Biasci in campo dall’inizio e Filippo Pittarello dall’ultima mezzora in poi. Chissà,magari andranno in gol entrambi per la gioia di tutti , in una gara che ha un solo risultato ammissibile: uno FISSO!