E siamo giunti ai saluti del mese di giugno con la querelle Vivarini risolta con la risoluzione del contratto destinazione Frosinone e la scelta del tecnico che in casa Catanzaro tarda ancora ad arrivare. Fitti contatti con Bianco con l’orientamento alla chiusura fino alla serata di ieri mentre la piazza, a mezzo social e web, ha manifestato gradimento per Semplici. La società sa il da farsi ed entro martedì deciderà il nuovo tecnico. Su questa “patata bollente” ci sta lavorando il DS Ciro Polito che dal giorno del suo annuncio sta lavorando silenziosamente per tecnico e squadra. Ma entrando nel vivo della nostra analisi c’è da esaminare quella che è la situazione in casa giallorossa sul piano tecnico. La rosa attuale è la seguente:
Portieri: Fulignati, Sala, Borrelli
Difensori: Antonini, Scognamillo, Brighenti, Krajnc, Situm
Centrocampista: Verna, Pompetti, Pontisso, Petriccione, Sounas, Vandeputte
Attaccanti: Iemmello, Brignola, Biasci, Viotti, Rafele
Elencati i nomi degli attuali tesserati c’è da dire che qualche tassello probabilmente lo perderemo da qui a breve. Su tutti le cessioni di Vandeputte alla Salernitana e Fulignati, probabilmente alla Cremonese, serviranno a fare cassa e investirli su nuovi acquisti che permetteranno al Catanzaro di fare un buon campionato. Anche Scognamillo e Sounas hanno i radar di Avellino sulle loro prestazioni, Salernitana anche per il difensore, ma loro partenza non è assolutamente scontata. Anzi mantenere una buona base in rosa di coloro che hanno fatto benissimo negli ultimi anni si può definire un gran punto di partenza. Certo è che vari giocatori sono in scadenza 2025, vanno riviste le loro posizioni e possibilmente prolungate. Sarà poi compito di Ciro Polito puntare a tasselli importanti da regalare al nuovo tecnico, che sarà comunque uno stratega del possesso palla per dar seguito al lavoro di Vincenzo Vivarini.
La grande certezza del Catanzaro si chiama Pietro Iemmello, su di lui si aggrappa la tifoseria con la speranza che il nuovo ciclo sia comunque pieno di soddisfazioni. Via il pessimismo di questa fase transitoria perché abbiamo Floriano Noto al timone, grande imprenditore ma non dimentichiamo anche grande innamorato e tifoso del Catanzaro che sente particolarmente suo. Investimenti, vedi centri sportivi come Giovino e San Floro, anni di apprendimento sul campo, ben sette ricordiamo, la promozione dei record che ha fatto la storia e una serie A sfiorata. Se per tot anni diventeremo una squadra che si troverà a sognare sempre in serie B che problema può essere? Ben venga anzi dopo vent’anni di serie C. Lo scorso anno abbiamo sfiorato il miracolo ma ci prenderemo altre soddisfazioni e al momento giusto il presidente Noto alzerà l’asticella e sceglierà il momento perfetto in cui puntare alla serie A, che è un suo sogno e anche del nostro capitano Pietro Iemmello che è l’uomo perfetto in campo per riportare la regina nel suo regno.
Crediamo e speriamo che anche il contratto di Iemmello rinnovato lo scorso anno fino al 2025 abbia nel tempo giusto un prolungamento per permettergli di chiudere la carriera nella sua città, nella sua casa, nel suo tempio. All’allenatore che verrà non diamo il nostro occhio di dubbio e la nostra lingua senza aver visto nulla. Diamo invece il supporto e il calore vero del popolo catanzarese perché con il lavoro possa fare anche meglio del suo predecessore. Perché gli interpreti ci sono e tragici smantellamenti non ce ne saranno a parte qualche sacrificato ben pagato, a cui siamo legati ma ringrazieremo in eterno.
A mister Vivarini l’eterna gratitudine per tutto ciò che è stato e le migliori fortune, anche la serie A. Mi auguro e ne sono sicuro che al suo ritorno al “Ceravolo” saranno solo applausi. Il DG Morganti viene da una società che è il top nel mondo. Avrà il tempo di lavorare e di dimostrare. Il compito più sul filo è di Polito, lo dicevamo in apertura, ma ha l’esperienza e la “cazzimma” giusta per costruire un Catanzaro d’assalto. Ai tifosi dico che cambierà poco per tutto il popolo giallorosso… Saremo sempre là a sostenerlo, ad amarlo, a parlare del nostro Catanzaro che è il primo pensiero del mattino e l’ultimo della sera. Quello che fa di noi un popolo che “non ha latitudine e longitudine”, come direbbe il buon Pirritano. Noi non tifiamo una squadra di calcio… Tifiamo il Catanzaro!