La 17ª giornata di Serie BKT 2024-2025 ha acceso il dibattito, non solo per il risultato finale, ma soprattutto per un episodio controverso che sta scatenando la rabbia dei tifosi del Palermo. Al 73° minuto, con il punteggio ancora in parità, una situazione dubbia ha coinvolto Simone Pontisso, centrocampista del Catanzaro, che sembra aver intercettato il pallone con il braccio nella propria area di rigore. Un episodio destinato a far discutere a lungo.
Il momento contestato: rigore negato?
Durante un’azione offensiva del Palermo, la difesa giallorossa si è trovata sotto pressione. Proprio nel momento di massimo forcing dei rosanero, il pallone calciato da un avversario ha colpito Pontisso, generando proteste immediate da parte dei giocatori e dei tifosi presenti al “Renzo Barbera”. Il replay non lascia dubbi sull’incertezza dell’episodio: il centrocampista del Catanzaro allarga leggermente il braccio, e il pallone sembra toccarlo in pieno.
L’arbitro, posizionato a pochi metri dall’azione, ha lasciato proseguire, scatenando l’ira dei giocatori rosanero e il boato di protesta del pubblico di casa. Nonostante le vibranti richieste, il direttore di gara non ha concesso il calcio di rigore, e neanche il VAR, pur esaminando rapidamente l’episodio, ha ritenuto necessario un intervento correttivo.
L’analisi dell’episodio
Secondo il regolamento, un tocco di mano viene sanzionato se il movimento del braccio è considerato “non naturale” o se aumenta il volume corporeo. Nel caso di Pontisso, la dinamica è ambigua: il braccio è effettivamente in una posizione potenzialmente irregolare, ma l’intenzionalità del gesto resta difficile da stabilire.
Dalle immagini, emerge chiaramente che:
1. Il braccio del giocatore del Catanzaro si muove leggermente verso il pallone.
2. La distanza tra il pallone e il corpo non è eccessiva, il che potrebbe giustificare la decisione dell’arbitro di considerare l’episodio non punibile.
La reazione di tifosi e protagonisti
Il mancato rigore ha scatenato un’ondata di polemiche. I tifosi del Palermo, già in aperta contestazione contro la squadra e l’allenatore Alessio Dionisi, hanno puntato il dito contro il direttore di gara e la gestione arbitrale. “Era rigore netto” si è sentito ripetere sugli spalti e sui social.
Un episodio che pesa
L’episodio del 73° minuto ha inevitabilmente condizionato la partita, che poi è stata decisa dal capolavoro di Marco Pompetti all’82°. La vittoria finale del Catanzaro per 2-1 ha proiettato i giallorossi in zona playoff, ma resta il rammarico per il Palermo, che vede allontanarsi ulteriormente le posizioni di vertice.
Catanzaro, vittoria di carattere
Al netto delle polemiche, il Catanzaro ha dimostrato di saper soffrire e colpire al momento giusto. La squadra di Fabio Caserta si è difesa con ordine nei momenti più difficili della gara, sfruttando poi le occasioni con freddezza e qualità. Questo successo conferma la crescita dei giallorossi, che ora possono sognare un campionato da protagonisti.
Il verdetto
Se il fallo di mano di Pontisso sarà ricordato come uno dei momenti chiave di questo match, una cosa è certa: il Catanzaro torna dalla trasferta di Palermo con tre punti preziosi e una consapevolezza sempre maggiore. Il Palermo, invece, dovrà fare i conti con una piazza in rivolta e un episodio che, per molti, grida vendetta.
La Serie B è imprevedibile, ma certe polemiche sembrano destinate a non finire mai.