Promo desktop
mercoledì 15 Ottobre 2025

Rafele riparte dal Ragusa: il 2005 cresciuto nel Catanzaro sbarca in Serie D

La notizia ora è certa: Gabriel Rafele riparte dalla Serie D. L’ex giovane attaccante del Catanzaro – che ieri ha salutato la piazza con un messaggio toccante – ha firmato con il Ragusa, club del girone I, pronto ad affidargli minuti, responsabilità e margini di crescita in un reparto offensivo che cerca fisicità e profondità. Per il classe 2005 si chiude così il primo capitolo della carriera in giallorosso, maglia che ha vestito fino alla naturale scadenza del vincolo al 30 giugno 2025 e con cui ha percorso tutta la trafila del vivaio.

Un saluto che pesa, un percorso che resta

Rafele lascia Catanzaro dopo sette anni di settore giovanile e due “fotografie” che resteranno nella memoria giallorossa: l’esordio in prima squadra a 17 anni in Coppa Italia di Serie C sul campo del Foggia (dicembre 2022) e il debutto in Serie B al Ceravolo contro la Sampdoria di Andrea Pirlo (maggio 2024).

Tutto ciò si è chiuso con una stagione da protagonista con la Primavera, culminata nella vittoria del campionato di Primavera 3 e nella promozione in Primavera 2, firmando gol pesanti e una leadership tecnica evidente. «Catanzaro per me non è stata solo una squadra… spero un giorno di poter tornare», ha scritto sui social nel suo messaggio d’addio: parole che raccontano un legame che non si spezza.

Perché il Ragusa

Il Ragusa ha scelto Rafele per allargare le soluzioni offensive con un profilo giovane ma già abituato a contesti competitivi. Forza fisicaattacco alla profonditàcapacità di attaccare l’area sul primo palo e buona confidenza con il gol: sono le doti che il tecnico siciliano intende valorizzare in un torneo, la D, dove intensità e duelli fanno spesso la differenza. Per il calciatore, la Serie D – girone I rappresenta la piattaforma ideale per mettere in fila minuti, continuità e responsabilità, senza perdere l’ambizione di tornare presto nei piani superiori.

Cosa lascia a Catanzaro

Il trasferimento non toglie nulla a quanto seminato: Rafele è uno dei volti simbolo del lavoro di settore giovanile svolto dal club giallorosso negli ultimi anni, capace di portare ragazzi del territorio a un passo dal professionismo. Nell’ultima annata, il suo contributo alla Primavera – tra reti decisive e strappi offensivi – ha avuto peso specifico nell’ascesa di categoria. La scelta di intraprendere una strada diversa è figlia di un percorso naturale per un under che ha bisogno di campo per completarsi, ma il racconto tecnico e umano costruito a Catanzaro resta, come resta la porta virtuale che lui stesso ha voluto lasciare socchiusa.

Uno sguardo avanti

Da oggi, la sfida è tutta azzurra: Ragusa è il luogo dove Rafele potrà misurare la propria maturità in un campionato tosto e competitivo. Per il Catanzaro, l’ennesima conferma di un vivaio che produce profili pronti a reggere l’urto del calcio dei grandi. Ai tifosi giallorossi resta l’orgoglio di aver visto crescere in casa un attaccante moderno, e l’augurio – condiviso – è che questo sia solo un arrivederci.

In bocca al lupo, Gabriel. La strada è lunga, la porta resta aperta: Catanzaro ti aspetta.

Articoli correlati

Ultimi articoli