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mercoledì 15 Ottobre 2025

Reggiana-Catanzaro: Vincere per una sosta più serena e di ulteriore crescita. L’analisi di Lello Talarico

Siamo alla vigilia della seconda sosta e il Catanzaro oggi pomeriggio affronterà la Reggiana, squadra non certamente irresistibile, che viene però da un pareggio in rimonta, molto difficile e significativo in quel di Bari. La squadra giallorossa dal canto suo, viene da un pareggio casalingo deludente con il Frosinone, dopo due trasferte molto convincenti, a Bari e in casa della capolista Pisa, intermezzate dal rotondo successo interno contro il Sudtirol. Saranno assenti per infortunio il difensore Matias Antonini Lui, Mario Situm, Jacopo Petriccione e Andrea La Mantia.

Trattasi di 4 calciatori tutti importanti e per ragioni diverse: Antonini, pur non giocando ultimamente, rappresenta l’unica alternativa di ruolo in difesa, soprattutto per la sua forza fisica e capacità nel gioco aereo; Situm, per quanto riguarda il 3 5 2, é l’unico quinto tutta fascia di valore che abbiamo in entrambe le fasi, impiegabile indifferentemente su entrambe le fasce e addirittura nel 4 4 2, sia basso che nei quattro più avanti; Petriccione, è il play maker, unico centrocampista capace di leggere la linea difensiva davanti alla propria area, a fraseggiare nel breve e ad affiancare i centrali, ma anche il portiere, nella costruzione della manovra da dietro; La Mantia schierato da titolare nelle ultime uscite, è quel tipo di attaccante per fisico e caratteristiche, utile in qualsiasi situazione e ingaggiato soprattutto per dare una mano a partita in corso.

È infatti impiegabile con efficacia in una partita da sbloccare, rimontare o anche amministrare in caso di vantaggio. Ebbene, questi calciatori non ci saranno, ma la rosa messa a disposizione di Caserta, pur avendo inutile abbondanza tra gli esterni alti e carenza di qualità tra gli esterni bassi, eccetto il già citato Situm, presenta ugualmente alternative valide, sia a centrocampo che in attacco. Tuttavia e non solo in questo momento, Situm e Petriccione per i motivi già indicati, sono di gran lunga le assenze più pesanti, date le funzioni tatticamente delicate svolte sul campo da gioco.

Nonostante l’assenza di Situm, si andrà ugualmente con il 3 5 2 integrale o si studierà qualcosa di diverso? Cassandro, autore di una prestazione largamente insufficiente contro il Frosinone, ma preso di mira in maniera davvero discutibile da una parte insofferente e ipercritica del pubblico, è comunque un un calciatore che nel Como promosso lo scorso anno in serie A, totalizzo’ venti presenze. Non possiamo permetterci il lusso di perderlo, anche perché se è stato impiegato molto più degli altri esterni bassi, un motivo ci sarà.

L’ideale sarebbe farlo giocare sin da domani, per evitare che diventi un caso ed un ulteriore problema da risolvere. Ma questo naturalmente lo deciderà l’allenatore e speriamo lo faccia senza farsi condizionare dai fischi e continue disapprovazioni del Ceravolo all’indirizzo del ragazzo. Comunque sia, queste sono osservazioni che hanno una valenza teorica, solo la gara potrà dirci cosa sarà stato giusto e cosa no. La certezza per Caserta, sarà data dallo zoccolo duro dei cosiddetti vecchi e da quei nuovi già inseriti alla grande come Pigliacelli e Bonini.

Dei giocatori ormai storici, andranno in campo i disponibili: Brighenti, Scognamillo, Pontisso, Pompetti, Biasci e Capitan Iemmello. Non sappiamo quante possibilità abbia Brignola da inizio gara, ma ci attendiamo una maggiore attenzione per tutti gli esterni disponibili. Tra campo e panchina, rappresentano di certo la carta più importante che oggi Caserta abbia da giocarsi. In questo senso, un 3 5 2 modulabile in 4 4 2 é nelle cose. Lo stesso mister ha ribadito questo concetto più volte in diverse occasioni: “La squadra ha ormai trovato una sua dimensione con il 3 5 2, ma deve saper interpretare più moduli e il 4 4 2 in primis, per il 4 2 3 1 vedremo più in là”.

Queste parole rappresentano la consapevolezza che avendo a disposizione tanti esterni, solo utilizzando anche il 4 4 2 possono essere impiegati con una certa continuità. La Reggiana di Viali, ex Cosenza al pari di Caserta, si è schierata più volte in questo campionato con il 4 3 2 1, meglio conosciuto come albero di Natale. Ma oggi potrebbe scegliere anche di mettersi a specchio rispetto al Catanzaro, utilizzando il 3 5 2 come nell’ultima partita a Bari. Sarà priva di Okwonkwo, Vido, Sampirisi e Cigarini.

I suoi punti di riferimento saranno come sempre il portiere Bardi, i difensori Fiammozzi, Lucchesi e Meroni, i centrocampisti Ignacchiti, Portanova, Sersanti, Stulac e Vergara, gli esterni alti e attaccanti Marras, Girma, Gondo e Pettinari. Tra tutti questi, più Cavallini, Fontanarosa, Libutti, Nahounou per la difesa, Kabashi, Reinhart, Urso per il centrocampo e il più defilato Maggio per l’attacco, sarà scelto, anche a seconda del modulo da impiegare, l’undici che sarà mandato in campo.

Tornando al Catanzaro, se tutti i centrali difensivi saranno schierati dal primo minuto, in panchina come rincalzo eventuale ci sarà solamente il giovane gigante Breit di 2,02. A centrocampo la scelta sarà più ampia, con Pontisso e Pompetti favoriti, ma Coulibaly e Koutsoupias pronti a giocare dal primo minuto o a subentrare insieme al più defilato Pagano.

Gli esterni bassi Cassandro, Ceresoli e Turicchia sono tutti a disposizione potenziale e tra quelli alti, favoriti sicuramente Compagnon, D’ Alessandro e Brignola, con Demba Seck e Volpe più defilati. In attacco rientrerà dal primo minuto il grande Tommy Biasci, con Pittarello pronto a subentrare. Buso, visto dal mister come seconda punta si giocherà le sue chances dalla panchina. Su questo forte attaccante ci sarebbe tanto da dire, ma oggi conta solo la vittoria e rimandiamo questo approfondimento ad altra occasione.

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