Il calciomercato è anche un crocevia di carriere, dove giovani talenti cercano la loro dimensione ideale per esplodere. È il caso di Riccardo Pagano, centrocampista classe 2004, che dopo l’esperienza al Catanzaro la scorsa stagione, è ora approdato al Bari in prestito dalla Roma. Nelle sue prime dichiarazioni da calciatore biancorosso, Pagano ha offerto uno sguardo sulle sue motivazioni, le sue caratteristiche e le aspettative per la nuova avventura, con un chiaro riferimento anche al suo recente passato in Calabria.
“Scegliere Bari è stato facile, anche perché ritrovo Caserta che ho già avuto modo di conoscere”, ha dichiarato Pagano. Il ricongiungimento con mister Fabio Caserta, suo allenatore proprio al Catanzaro, è stato evidentemente un fattore decisivo. Questa familiarità con il tecnico potrà facilitare il suo inserimento nei meccanismi della nuova squadra e aiutarlo a esprimersi al meglio.
Dribbling e tiro da fuori: le armi di un trequartista in crescita
Riccardo Pagano si è descritto come un “giocatore duttile”. Ha specificato la sua capacità di giocare sia come mezzala che come trequartista, sottolineando la sua versatilità tattica. Le sue “armi migliori”, secondo quanto affermato, sono “il dribbling e il tiro da fuori”, qualità che lo rendono pericoloso in fase offensiva e capace di creare superiorità numerica o finalizzare l’azione.
Consapevole delle aree in cui deve ancora migliorare, Pagano ha evidenziato la necessità di crescere “nella fase di non possesso”, un aspetto fondamentale nel calcio moderno e nelle richieste di un campionato come la Serie B. La sua ispirazione è chiara e di alto profilo: “Mi ispiro a Musiala, uno dei trequartisti più forti in circolazione”, a dimostrazione di ambizioni elevate e di una chiara idea del modello a cui tendere.
Il passato a Catanzaro: esperienza frenata dagli infortuni
Il suo anno al Catanzaro, dove ha collezionato 20 presenze, viene da lui stesso definito “utile per acquisire esperienza”. Tuttavia, il periodo in giallorosso è stato segnato da alcune difficoltà fisiche. “Ho avuto qualche infortunio di troppo”, ha ammesso Pagano, riconoscendo come questi problemi abbiano limitato la sua possibilità di esprimersi al pieno del suo potenziale.
Nonostante gli infortuni, l’esperienza a Catanzaro, pur breve, ha rappresentato una tappa importante nel suo percorso di crescita. Ora, a Bari, l’obiettivo è chiaro e ambizioso: “Sono a Bari per mostrare il mio reale valore”. Una dichiarazione che suona come una promessa, la volontà di riscattare un’annata condizionata e di affermarsi definitivamente nel calcio che conta, con la fiducia di un allenatore che lo conosce e crede nelle sue qualità. Il nuovo capitolo biancorosso si apre con grandi aspettative per il giovane talento romano.