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lunedì 21 Aprile 2025

Torna la terra a tremare nel Catanzarese: nuova serie di scosse dopo settimane di tregua

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Dopo lo sciame sismico di marzo, nuovi movimenti registrati tra Gimigliano, Miglierina e Settingiano

Dopo alcune settimane di apparente calma, la terra è tornata a tremare nel cuore della provincia di Catanzaro. Una serie di scosse sismiche, registrate tra il 18 e il 19 aprile, ha riacceso l’attenzione e una certa preoccupazione nella popolazione locale, già provata dagli eventi dello scorso mese.

A fine marzo, infatti, un’intensa attività sismica aveva interessato il territorio con epicentro tra Gimigliano e i comuni limitrofi, con la scossa più forte che aveva raggiunto una magnitudo di 3.4, tanto da costringere in più occasioni all’evacuazione preventiva di alcuni istituti scolastici. Ora, dopo un periodo di relativa quiete, si torna a registrare una nuova sequenza sismica, seppur di intensità minore.

I dati: scosse localizzate e a profondità contenuta

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), le nuove scosse si sono concentrate in un’area compresa tra Gimigliano, Miglierina e Settingiano, comuni interni del Catanzarese.

La prima è stata registrata il 18 aprile alle 14:15 ora italiana, con una magnitudo di 1.8 e epicentro a 2 km a nord-est di Gimigliano, a una profondità di 8 km. È stata una scossa lieve, ma che ha segnato l’inizio di una nuova sequenza.

Il giorno seguente, 19 aprile, il movimento tellurico è stato più marcato. In particolare:

  • Ore 09:06: scossa di magnitudo 1.8 a Miglierina, profondità 9 km
  • Ore 09:53: scossa di magnitudo 2.2, 3 km a nord-ovest di Miglierina, profondità 6 km
  • Ore 10:03 e 10:25: altre due scosse, di magnitudo rispettivamente 1.4 e 1.6
  • Ore 12:29: un altro evento sismico, magnitudo 1.7
  • Ore 13:21: scossa di magnitudo 1.1 con epicentro 3 km a sud-est di Settingiano, profondità 10 km

Tutti eventi contenuti in termini di magnitudo ma ravvicinati nello spazio e nel tempo, a dimostrazione di un’attività sismica che resta viva in un’area già considerata a rischio sismico medio-alto.

I precedenti: marzo sotto pressione

Le nuove scosse si innestano in un contesto già teso. Lo scorso marzo, infatti, lo sciame sismico durato diversi giorni aveva scosso la popolazione della zona. In particolare, le giornate intorno al 20 marzo avevano visto il ripetersi di eventi sismici avvertiti anche dalla popolazione, con alcune scosse, la più forte di magnitudo 3.4, che avevano fatto scattare in via precauzionale l’evacuazione di alcune scuole nella fascia mattutina.

Un segnale chiaro della sensibilità del territorio e delle sue fragilità geologiche, in cui i piccoli terremoti – seppur di intensità ridotta – possono rappresentare un campanello d’allarme da non sottovalutare.

La voce degli esperti: “Fenomeno da monitorare”

Gli esperti dell’INGV nelle scorse settimane hanno già invitato alla calma ma confermano l’esigenza di mantenere alta l’attenzione.

L’area del Reventino e dell’entroterra catanzarese è da tempo classificata come sismicamente attiva. Non sono rare le sequenze multiple ravvicinate, che spesso si risolvono senza scosse maggiori, ma che impongono un’attenta osservazione da parte degli enti preposti alla protezione civile.

Le reazioni della popolazione: tra preoccupazione e abitudine

Sui social e nei gruppi locali si sono moltiplicate le testimonianze. C’è chi ha avvertito lievi vibrazioni, chi non si è accorto di nulla, e chi teme che questi piccoli segnali siano il preludio a scosse più forti. Alcuni cittadini di MiglierinaGimigliano hanno raccontato di aver percepito chiaramente le scosse del mattino, in particolare quella delle 9:53, giudicata “secca ma netta”.

Il ruolo della prevenzione e della comunicazione

Di fronte a fenomeni come questi, la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. La Calabria, e in particolare l’area del Catanzarese, è nota per la sua elevata sismicità. Iniziative di sensibilizzazione nelle scuolepiani di evacuazione aggiornati e una corretta informazione pubblica rappresentano strumenti indispensabili per ridurre al minimo i rischi.

Le amministrazioni locali, in collaborazione con la Protezione Civile, devono continuare a lavorare in questa direzione, mantenendo un dialogo aperto con i cittadini, specie in periodi in cui l’attività sismica si intensifica.

Le scosse registrate tra il 18 e il 19 aprile non destano al momento particolari allarmi, ma confermano che il territorio del Catanzarese resta sotto stretta osservazione. In un’area sismicamente attiva, è importante che cittadini, scuole e istituzioni continuino a mantenere comportamenti prudenti e informati.

La memoria degli eventi recenti deve spingere verso una maggiore cultura della prevenzione, unica via per convivere con la realtà geologica della nostra regione, senza panico ma con responsabilità.

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