Nella notte e nelle prime ore del mattino, la provincia di Catanzaro è stata interessata da una serie di scosse di terremoto, la più forte delle quali ha raggiunto una magnitudo di 3.0. La popolazione locale ha avvertito chiaramente il fenomeno, alimentando preoccupazione e apprensione, sebbene al momento non si registrino danni a persone o edifici.
Una sequenza sismica che preoccupa
Le scosse registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) si sono verificate nella zona compresa tra Tiriolo, Miglierina e Marcellinara, con epicentri localizzati a profondità comprese tra 9 e 10 km. Il primo evento significativo è stato registrato alle 02:22 nei pressi di Marcellinara, con una magnitudo di 2.5. Successivamente, si sono verificati altri quattro eventi:
- 04:48 – Marcellinara, magnitudo 2.8
- 05:52 – 1 km est di Miglierina, magnitudo 2.3
- 06:02 – 1 km sud-est di Miglierina, magnitudo 3.0 (la più forte)
- 07:06 – 1 km sud-est di Miglierina, magnitudo 2.1
- 10:04 – 1 km sud di Tiriolo, magnitudo 2.2
Questa sequenza sismica rientra nella normale attività della zona, caratterizzata da una sismicità storicamente documentata, ma ha comunque destato apprensione tra gli abitanti.
Nessun danno, ma paura tra i cittadini
Le scosse sono state avvertite distintamente nei comuni limitrofi, soprattutto a Catanzaro, Lamezia Terme e Soveria Mannelli. Molte persone hanno segnalato il movimento sismico sui social media, raccontando di essersi svegliate improvvisamente nella notte a causa delle vibrazioni. Alcuni residenti hanno riferito di aver udito un boato seguito da una breve scossa, mentre altri hanno dichiarato di aver visto oscillare lampadari e oggetti.
Al momento non si registrano danni a edifici o infrastrutture, ma le autorità locali e la Protezione Civile continuano a monitorare la situazione per eventuali sviluppi.
Esperti: “Normale attività sismica, ma attenzione alta”
Secondo i sismologi, la Calabria è una delle regioni a più alto rischio sismico d’Italia, e fenomeni di questo tipo sono considerati normali nel contesto geologico locale. “Queste scosse rientrano nella normale attività della zona appenninica calabrese, caratterizzata da una sismicità frequente ma generalmente di intensità medio-bassa,” ha dichiarato un esperto dell’INGV.
Tuttavia, gli scienziati invitano la popolazione a non sottovalutare questi segnali, ricordando l’importanza di adottare misure di sicurezza in caso di eventi più significativi.
Cosa fare in caso di terremoto
Ricordiamo alcune regole fondamentali da seguire in caso di scosse più forti:
- Restare calmi e non farsi prendere dal panico.
- Cercare riparo sotto mobili solidi (tavoli, scrivanie) o vicino a muri portanti.
- Evitare di usare ascensori e scale durante la scossa.
- Se all’aperto, allontanarsi da edifici, alberi e linee elettriche.
- Avere sempre a disposizione una torcia e una radio per seguire le indicazioni della Protezione Civile.
Sebbene la sequenza sismica della notte scorsa non abbia causato danni, rimane alta l’attenzione nel territorio catanzarese. Gli esperti continueranno a monitorare l’area per eventuali sviluppi, mentre le autorità locali invitano i cittadini a mantenere la prudenza e a seguire le indicazioni di sicurezza. La popolazione, nel frattempo, resta in attesa di aggiornamenti, sperando che lo sciame sismico non porti a eventi più significativi nei prossimi giorni.