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mercoledì 15 Ottobre 2025

“Mai vista una tifoseria così”: lo steward di La Spezia applaude i tifosi del Catanzaro

Nel calcio, ci sono momenti che vanno ben oltre il risultato del campo. Emozioni che superano il fischio finale e si trasformano in piccoli gesti, parole sincere, sguardi riconoscenti. È il caso di quanto accaduto al termine della semifinale di ritorno dei playoff tra Spezia e Catanzaro, quando un messaggio pubblicato sui social ha restituito in pieno il valore umano e sportivo della tifoseria giallorossa. A firmarlo è Emanuel Rigali, uno steward che presta servizio allo stadio “Alberto Picco” di La Spezia, nel settore riservato agli ospiti. Le sue parole hanno fatto il giro del web, conquistando i cuori dei tifosi del Catanzaro e non solo.

Un elogio sentito e autentico

Non avevo mai visto una tifoseria come la vostra” scrive Rigali in un commento carico di gratitudine e stupore. Abituato a lavorare a contatto con i sostenitori delle squadre avversarie, lo steward toscano ha voluto raccontare pubblicamente un’esperienza che lo ha profondamente colpito: dalla gentilezza all’ingresso, fino alla passione esplosiva e commovente dei tifosi del Catanzaro, che hanno sostenuto la squadra fino all’ultimo secondo, nonostante l’amarezza della sconfitta.

A sorprendere non è stato solo il calore dei tifosi, ma il rispetto, la civiltà, l’umanità dimostrata in ogni momento. Rigali racconta di aver “avuto i brividi” nel vedere i supporter del Catanzaro continuare a cantare e applaudire anche dopo il fischio finale, accompagnando i propri calciatori sotto il settore ospiti in un saluto carico di dignità e riconoscenza reciproca.

steward spezia messaggio

Una dichiarazione d’amore al calcio vero

La testimonianza di Rigali è un piccolo manifesto del calcio pulito, autentico, popolare, fatto di appartenenza e passione. “Sono i calciatori che devono applaudire voi”, ha detto rivolgendosi ai tifosi, stringendo loro la mano, visibilmente emozionato. È un ribaltamento simbolico: non sono i giocatori a ricevere i cori solo per i gol segnati, ma sono i tifosi – per una volta – a essere celebrati per ciò che rappresentano: un motore identitario e umano senza eguali.

In un’epoca in cui gli stadi sono spesso teatri di divisione e tensione, quanto accaduto a La Spezia assume il valore di un esempio. Un gesto semplice, nato spontaneamente, che ha saputo dare voce a un sentimento collettivo di ammirazione per una tifoseria che non smette mai di credere, di lottare, di sognare.

L’auspicio finale: “Catanzaro merita la Serie A”

Il messaggio si chiude con un auspicio che sa di benedizione sportiva: “Spero che il Catanzaro possa andare presto in Serie A, perché una tifoseria come la vostra lo merita”. Parole che valgono quanto una promozione. Parole che – in un calcio spesso anestetizzato da numeri e bilanci – restituiscono calore, spontaneità, verità.

È un messaggio che rappresenta una medaglia invisibile appuntata sul petto di ogni tifoso giallorosso, che ha vissuto questa stagione con il cuore in mano e le corde vocali sempre al servizio della squadra. È la conferma che anche nelle sconfitte più amare può brillare qualcosa di prezioso: la bellezza dell’appartenenza, la forza del collettivo, la dignità di una passione mai negoziabile.

E forse è proprio da qui, da questi gesti e da queste parole, che comincia davvero la prossima stagione.

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